Giovanni Battista Belzoni: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== Infanzia e gioventù ===
Giovanni Battista Belzoni nacque nel [[1778]] a [[Padova]], a quel tempo facente parte della [[Repubblica di Venezia]]. Il vero cognome era Bolzon ma in seguito preferì farsi chiamare Belzoni. Cominciò a lavorare molto giovane come [[barbiere]] nella bottega del padre. A 16 anni si trasferì a Roma dove studiò [[ingegneria idraulica]]<ref name="Viaggi in Egitto e in Nubia">{{Cita web|url=httphttps://www.google.com/books?id=pX4DAAAAQAAJ|titolo=Viaggi in Egitto e Nubia seguiti da un altro viaggio lungo la costa del Mar Rosso e all'Oasi di Giove Ammone (prefazione di L.Menin)|editore=Milano, Sonzogno|data=1825}}</ref> e dove, affascinato dalle rovine della capitale, si avvicinò al mondo dell'archeologia.<ref name="Giovanni Battista Belzoni (1778-1823)">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/Portale/sito/scuola/dossier/2007/archeologia/biografie/belzoni.html|titolo=Giovanni Battista Belzoni (1778-1823)|editore=Treccani|data=|accesso=3 novembre 2010|urlmorto=sì}}</ref>. A Roma si fece monaco, ma la calata delle truppe [[Napoleone Bonaparte|napoleoniche]] lo convinse a rinunciare ai voti e a rivolgere le sue attenzioni a quella che sin da bambino era stata una sua grande passione: i viaggi<ref name="Viaggi in Egitto e in Nubia"/>.
 
=== La passione per i viaggi ===
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Negli anni dal 1820 al settembre 1821, i Belzoni alloggiarono al [[10 Downing Street|n. 4 di Downing Street, poi 5]], dove la donna ritornò a vivere nel giugno 1824, dopo la morte di Giovan Battista. <br />
Il cognome da nubile e il luogo di nascita di Sarah non sono ad oggi accertati, ma Curtis conferma che era nativa di [[Bristol]], e che si sposò molto giovane<ref>ray (Ed.), "A note respecting the operations and discoveries of Belzoni in Nubia. By Curtin, an Irish youth who accompanied him.", The Quarterly Journal of Literature, Science and the Arts. Volume VII, No. XIV, Art. XVI. Londra, 1819.</ref><ref name=Waanders >{{cita pubblicazione|url= httphttps://www.academia.edu/1466482/Sarah_Belzoni_some_new_additional_biographical_notes|titolo= Sarah Belzoni, some new additional biographical notes|lingua=en|data= [[21 febbraio]] 2012|editore= Armenian Egyptology Centre -Yerevan State University|autore= Ingerborg Waanders|accesso= 25 Aprile 2018|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150711195758/http://www.academia.edu/1466482/Sarah_Belzoni_some_new_additional_biographical_notes|dataarchivio= 11 Luglio 2015|urlmorto= no|citazione= Sarah didn't reveal anything about her past in her publication "Mrs. Belzoni's trifling account of the women of Egypt, Nubia, and Syria" which leaves us to find alternate sources to get an idea of who and what thiswoman was. [..] Although records of Sarah's birth and exact maiden name remain to be found, her Bristolian origin seems to be established, mainly by a written by James Curtin, the young Irishman who acted as a servant to the Belzoni's from ca. 1812 through the travels in Egypt and who later returned to England after serving as a dragoman in Ethiopia to assist the Belzoni's with the Seti exhibition.}}</ref>.
 
=== Di nuovo in viaggio ===
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Sbarcò ad [[Alessandria d'Egitto]] il 9 giugno [[1815]], accompagnato dalla moglie e da un servitore irlandese, mentre era in corso un'epidemia di [[peste]]. Appena poté raggiunse [[Il Cairo]] dove rimase estasiato dalle bellezze archeologiche, una passione che gli era rimasta dopo gli anni trascorsi a Roma.
{{Citazione|La vista di che godemmo allora era d'una bellezza tale, che la penna tenterebbe invano di potere descrivere. La nebbia distendeva sulle pianure d'Egitto un velo, che andava alzandosi e scomparendo a misura che il sole si approssimava all'orizzonte : nello sciogliersi quel velo leggero ci lasciò vedere tutta la contrada dell'antica Menfi|Giovanni Battista Belzoni sulla sua prima visita ai siti archeologici<ref name="Viaggi in Egitto e in Nubia I"/>}}
Fu affascinato anche dalla cultura e dalle tradizioni locali, così diverse da quelle europee. Fece conoscenza con [[Bernardino Drovetti]], un [[piemonte]]se divenuto [[console generale]] di [[Francia]], nonché esploratore e [[collezionista]] di antichità, che gli facilitò l'accesso alla corte del pascià<ref name="ancient-egypt"/>. Conobbe anche il grande esploratore [[Svizzera|svizzero]] [[Johann Ludwig Burckhardt]], i cui consigli lo avrebbero guidato negli anni successivi<ref name="Viaggi in Egitto e in Nubia I">{{Cita web|url=httphttps://www.google.com/books?id=pX4DAAAAQAAJ|titolo=Viaggi in Egitto e Nubia seguiti da un altro viaggio lungo la costa del Mar Rosso e all'Oasi di Giove Ammone|editore=Milano, Sonzogno|data=1825 |accesso=5 novembre 2010}}</ref>, nonché il nuovo console generale britannico [[Henry Salt (egittologo)|Henry Salt]], un altro egittologo che sarebbe diventato grande rivale di Drovetti nella corsa alle scoperte archeologiche. Strinse amicizia con un altro esploratore italiano, il genovese [[Giovanni Battista Caviglia]], noto per i suoi scavi e le sue ricerche sulla [[sfinge]] di [[Giza]]. Il carisma e la capacità persuasiva di quest'ultimo lo affascinarono e gli furono da esempio<ref name="il grande Belzoni">{{Cita web|url=http://coaloalab.splinder.com/post/17878890|titolo=IL GRANDE BELZONI DI MARCO ZATTERIN, presentazione del libro di cui alla bibliografia|editore=coaloalab.splinder.com|data=2008|accesso=11 novembre 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100125185703/http://coaloalab.splinder.com/post/17878890|dataarchivio=25 gennaio 2010}}</ref>.
 
Riuscì finalmente a farsi ricevere dal pascià che si dichiarò interessato al progetto della sua macchina, ma che rifiutò l'offerta non essendo stato soddisfatto della dimostrazione che ne seguì.
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Partì nell'aprile del 1823 e si diresse in [[Marocco]], da dove pensava di attraversare il deserto per arrivare a [[Timbuctù]]. Raggiunse [[Fez (Marocco)|Fez]] dove incontrò il sovrano che gli diede il permesso di attraversare i suoi territori ed una scorta. Ma quando intraprese il viaggio si rese conto dell'eccessiva ostilità delle popolazioni indigene e tornò indietro. Decise allora di raggiungere Timbuctu dal sud, navigando da [[Gibilterra]] fino alla costa equatoriale del [[golfo del Benin]], per poi recarsi via terra nella capitale dell'antico [[regno del Benin]], l'odierna [[Benin City]] in [[Nigeria]] e chiedere al locale sovrano i permessi e un'imbarcazione per risalire il fiume Niger<ref name="Viaggi in Egitto e in Nubia"/>.
 
Ma poco dopo essere sbarcato in Africa morì di [[dissenteria]] il 3 dicembre del [[1823]] nel porto fluviale di [[Gwato]], circa 40&nbsp;km prima di [[Benin City]]<ref name=treccani/><ref name="The Gentleman's magazine">{{cita pubblicazione|url= httphttps://www.google.com/books?id=06bPAAAAMAAJ&pg=PA462 |titolo= Mr G. Belzoni |rivista= [[The Gentleman's Magazine]] |editore= [[Edward Cave|Sylvanus Urban]] |volume= Volume 135 |p= 462 |anno= 1824 |lingua=en }}</ref><ref>{{cita libro|url= http://books.google.com/books?id=ojEhe_tsd3MC&pg=PA49 |titolo= Travellers in Egypt |capitolo= A Pioneer Egyptologist: Giovanni Baptista Belzoni, 1778-1823 |autore= Peter A. Clayton |p= 49 |curatore= Paul Starkey, Janet Starkey |editore= I.B.Tauris, 2001
|ISBN= 1860646743 |lingua= en }}</ref>. Il signor Houtson, che lo accompagnava in questa spedizione, lo fece seppellire ai piedi di un albero alla periferia di Gwato, e sulla tomba fece apporre un'epigrafe recante il nome e la data di morte del Belzoni. Fece anche scrivere la seguente preghiera:''"Il gentiluomo che ha messo questa epigrafe sulla tomba del celebrato e intrepido viaggiatore, spera che ogni europeo che visiti questo posto faccia pulire il terreno e riparare lo steccato intorno, se necessario"''. Un viaggiatore europeo che tornò sul luogo circa quarant'anni dopo non trovò nient'altro che l'albero<ref name="The Gentleman's magazine"/>.
 
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== Bibliografia ==
=== Opere di Belzoni ===
* {{en}}''Narrative of the Operations and Recent Discoveries Within the Pyramids, Temples, Tombs and Excavations in Egypt and Nubia and of a Journey to the Coast of the Red Sea, in search of the ancient Berenice; and another to the Oasis of Jupiter Ammon'', Londra, John Murray, 1820 ([httphttps://www.google.com/books?id=okoWAAAAYAAJ ediz. 1835 consultabile online])
* {{en}}''Description of the Egyptian Tomb, Discovered by G. Belzoni'', Londra, Murray, 1821
* ''Viaggi in Egitto e Nubia contenenti il racconto delle ricerche e scoperte archeologiche fatte nelle piramidi, nei templi, nelle rovine e nelle tombe di questi paesi seguiti da un altro viaggio lungo la costa del Mar Rosso e all'Oasi di Giove Ammone'', Milano, Sonzogno, 1825-1826, [http://books.google.it/books?id=RX0mxOfHsTIC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false tomo primo], [http://books.google.it/books?id=KHcoAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false tomo secondo], [http://books.google.it/books?id=SJUwlEnfGe8C&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false tomo terzo], [http://books.google.it/books?id=cncoAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false tomo quarto].
 
=== Pubblicazioni su Belzoni ===
* {{Cita libro|titolo=Fruits of Enterprize Exhibited in the Travels of Belzoni in Egypt and Nubia|url=httphttps://www.google.com/books?id=Y0AGAAAAQAAJ
|autore=Sarah Atkins|anno=[[1824]]|altri=II edizione|città=London|lingua=en}}
* {{Cita libro|titolo=Strong Man Egyptologist: Being the Dramatized Story of Giovanni Belzoni|url= httphttps://www.google.com/books?id=31wbAAAAIAAJ&hl
|autore=Colin Clair|anno=[[1957]]|editore=Oldbourne|lingua=en}}
* {{DBI|nome=BELZONI, Giovanni Battista|nomeurl=giovanni-battista-belzoni|autore=Romain Rainero|anno=1966|pagine=|volume=8|accesso=}}
* {{Cita libro|autore=Luigi Montobbio|titolo=Giovanni Battista Belzoni: la vita i viaggi le scoperte|editore=Edizioni Martello|città=|anno=1984}}
* {{Cita libro|autore=Gianluigi Peretti|titolo=Belzoni: viaggi, imprese, scoperte e vita|editore=Edizioni GB|città=Padova|anno=2002|isbn=}}
* {{Cita libro|titolo=The Great Belzoni: The Circus Strongman Who Discovered Egypt's Treasures|url=httphttps://www.google.com/books?id=eSqtyfn7Pn8C&hl|autore=Stanley Mayes|anno=[[2006]]|editore=Tauris Parke Paperbacks|lingua=en}}
* {{Cita libro|autore=Marco Zatterin|titolo=Il gigante del Nilo. Storia e avventure del Grande Belzoni|edizione=Collezione Le Scie|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2000|isbn=}} - Biblioteca Storica, Il Mulino, Bologna, 2008, pp.&nbsp;387.
* {{Cita libro|autore=Walter Venturi|titolo=Il Grande Belzoni|edizione=Romanzi a Fumetti n.10|editore=Sergio Bonelli Editore|città=Milano|anno=2013|pp=272}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [httphttps://www.google.com/books?id=YN1PAAAAMAAJ&pg=RA1-PA206 Voce dalla ''Penny cyclopaedia''], v. 3-4, 1835
* [httphttps://www.youtube.com/watch?v=oNEq2vcLXDU Un brano di "''Egypt''" della BBC su YouTube]. Il trasporto del busto di Ramesse II e la prima visita ad Abu Simbel
* {{en}} [http://www.thebanmappingproject.com/ Theban Mapping Project]. Atlante interattivo della [[Valle dei Re]] e della necropoli di [[Tebe (Egitto)|Tebe]]
* (IT) [http://www.lastampa.it/2017/02/02/societa/viaggi/italia/sulle-tracce-di-belzoni-lindiana-jones-di-padova-v5Kyow3HyC6oU8W4S2BoyO/pagina.html Sulle tracce di Belzoni l'Indiana Jones di Padova]. Articolo sul giornale nazionale "La Stampa"