Petriolo: differenze tra le versioni

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=== La torre ===
[[File:Torre civica petriolo.jpg|miniatura|destra|Torre Civica|300x300px]]La Torre Civica (alta circa 35 metri) sorge a ridosso della attuale chiesa parrocchiale dei SS. Martino e Marco. Non sappiamo con precisione l’epoca della sua edificazione, che il Conte Giuseppe Sabbioni (1789-1874), autore di una pregevole pubblicazione sulla storia di Petriolo, dice ''antichissima''. Nei tempi più remoti al piano terra di questa torre civica, in un locale che si può ammirare tuttora, coperto da un’antica volta a crociera, era collocata la sacrestia della chiesa cinquecentesca, di cui la torre ospitava anche la campana a fianco di quella della comunità, il cui suono doveva essere avvertito nitidamente per il paese e suo intero territorio. Sappiamo che nel 1575 furono necessari radicali interventi di restauro ad opera di maestri ''longobardi'', compensati dalla Comunità con la somma di 40 fiorini.<ref name=":0" /> Altre notizie riferite ai restauri necessari periodicamente per mantenere funzionale la torre si hanno nel corso di tutto il XVIII secolo, fino a quello del 1793, su perizia dell’architetto comasco Pietro Augustoni (1741-1815).<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Aldo Chiavari|titolo=Petriolo dalle origini al XVIII secolo}}</ref> La torre civica aveva anche l’importante funzione di ospitare l’orologio pubblico, le cui origini risalgono a prima dell’anno 1623, anno in cui il pubblico consiglio discusse la proposta di eleggere il moderatore del “nuovo orologio”. Era infatti compito del moderatore, eletto annualmente, occuparsi di mantenere l’efficienza e la precisione del meccanismo dell’orologio. L’orologio era di fondamentale importanza, dai registri degli atti consiliari del XVIII secolo sappiamo che era oggetto delle cure e delle attenzioni degli amministratori dell’epoca.
 
La torre civica aveva anche l’importante funzione di ospitare l’orologio pubblico, le cui origini risalgono a prima dell’anno 1623, anno in cui il pubblico consiglio discusse la proposta di eleggere il moderatore del “nuovo orologio”. Era infatti compito del moderatore, eletto annualmente, occuparsi di mantenere l’efficienza e la precisione del meccanismo dell’orologio. L’orologio era di fondamentale importanza, dai registri degli atti consiliari del XVIII secolo sappiamo che era oggetto delle cure e delle attenzioni degli amministratori dell’epoca.
 
Ultimo in ordine di tempo, l’orologio a carica manuale realizzato nel 1912 dalla Fabbrica di Orologi Cesare Fontana di Milano e restato in funzione fino al 1997, anno in cui fu sostituito da un nuovo modello di tipo elettronico.<ref name=":1" />