Manifesto del Partito Comunista: differenze tra le versioni

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[[File:Marx old.jpg|thumb|[[Karl Marx]]]]
[[File:Friedrich Engels.jpg|thumb|[[Friedrich Engels]]]]
Il '''''Manifesto del Partito Comunista''''' fu scritto da [[Karl Marx]] e [[Friedrich Engels]] fra il 1847 e il 1848 e pubblicato a [[Londra]] il 21 febbraio 1848. La prima e parziale [[traduzione]] [[Lingua italiana|italiana]] fu pubblicata nel 1889. Una successiva traduzione fu pubblicata ancora parziale nel 1891 mentre nel 1892 fu pubblicata a puntate nel periodico ''[[Lotta di classe]]'' a opera di [[Pompeo Bettini]] la prima traduzione completa del ''Manifesto.''
 
== Contenuto ==
Questo [[libello]] fu commissionato dalla [[Lega dei Comunisti]] per esprimere il loro progetto politico. Celeberrima è la frase d'apertura, che è immediatamente seguita da una dichiarazione di intenti: {{citazione|Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa si sono coalizzate in una sacra caccia alle streghe contro questo spettro: il papa e lo zar, Metternich e Guizot, radicali francesi e poliziotti tedeschi. [...] È ormai tempo che i comunisti espongano apertamente in faccia a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro fini, le loro tendenze, e che contrappongano alla favola dello spettro del comunismo un manifesto del partito stesso.<ref>[https://www.marxists.org/italiano/marx-engels/1848/manifesto/index.htm ''Manifesto del Partito Comunista''], [[Marxists Internet Archive]].</ref>}}
 
=== Borghesi e proletari ===
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In seguito alla [[rivoluzione]] in cui il proletariato conquisterà il potere politico dovrà esserci necessariamente una fase di transizione, definita «dittatura del proletariato», durante cui verranno utilizzati dalle associazioni operaie i [[mezzi di produzione]] borghese, messi a disposizione dallo [[Stato]], per trasformare radicalmente la società. A uno Stato borghese si sostituirà quindi uno Stato proletario, a una [[Democrazia liberale|dittatura della borghesia]] una [[dittatura del proletariato]]. È necessario specificare però che Marx ha usato il termine «dittatura del proletariato» per l'attuazione successiva del comunismo solo successivamente al ''Manifesto'', ossia nella lettera a [[Joseph Weydemeyer]] nel 1852<ref>[[Nicola Abbagnano]], [[Giovanni Fornero]], ''Il contributo di Marx alla teoria delle classi'', in ''Protagonisti e testi della filosofia, volume C'', Paravia, 2000, p. 356.</ref> e nella ''[[Critica del Programma di Gotha]]'' del 1875.
 
Sebbene già nel ''Manifesto'' si parli di «interventi dispotici nel diritto di proprietà e nei rapporti borghesi di produzione», il termine preciso di «dittatura del proletariato» appare solo nella già citata lettera a Weydemeyer in cui si afferma che «la lotta delle classi necessariamente conduce alla dittatura del proletariato». L'espressione classica di questa teoria la si trova poi nella ''Critica del Programma di Gotha'' in cui Marx scrive che «tra la società capitalistica e la società comunista vi è il periodo della trasformazione rivoluzionaria dell'una nell'altra. AdA esso corrisponde anche un periodo di transizione, il cui Stato non può essere altro che la dittatura rivoluzionaria del proletariato».
 
Secondo Marx la dittatura del proletariato è solo una misura storica di transizione (sia pure a lungo termine), che mira tuttavia al superamento di sé medesima e di ogni forma di Stato.<ref>''Protagonisti e testi della filosofia, volume C'', N. Abbagnano e G. Fornero, Paravia, 2000, pag. 365-66.</ref> Solo dopo questa fase transitoria si potrà attuare il [[comunismo]], che creerà una società senza classi, senza sfruttatori e sfruttati, in cui i mezzi di produzione sono gestiti dai lavoratori. Sparita la lotta di classe, sparirà anche il piano sul quale essa si sviluppava, cioé lo Stato. Infatti il potere pubblico, che per Marx e Engels non è altro che «il potere di una classe organizzato per opprimerne un'altra»,<ref>''Manifesto del Partito Comunista'', [[s:Il Manifesto del Partito Comunista/II#Il potere politico|cap. II]].</ref> non sarà più politico.