Legge 23 ottobre 1859 n. 3702: differenze tra le versioni

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L'ordinamento contenuto nella legge ispirò un analogo provvedimento di [[Carlo Farini]], dittatore regionale per l'[[Emilia]] e l'allora ricompresa [[provincia di Massa]], ossia il [[s:Decreto del 27 dicembre 1859, n. 79|decreto del 27 dicembre 1859, n. 79]] portante il compartimento territoriale.
 
La norma originaria del politico piemontese fu modificata e integrata dal [[decreto]] di [[Vittorio Emanuele II]] 30 novembre 1859, n. 64 recepente con modificazioni la normativa nazionale<ref>[http://books.google.it/books?id=5_AuAAAAYAAJ&pg=PA169#v=onepage&q&f=false Raccolta degli atti del Dittatore delle Province modenesi e parmensi e Governatore delle Romagne.]. Le variazioni furono il titolo di ''Intendente Generale'', tradizionale negli ex ducati, al posto di ''Governatore'', il riferimento alle transitorie magistrature emiliane al posto di quelle di Torino, le particolari provvisioni per i nuovi comuni creati nel Modenese, il mantenimento ''una tantum'' dei previgenti criteri di censo per le elezioni amministrative generali del 1860.</ref>, il 24 e il 30 settembre 1860 per le [[Marche]], il 22 settembre 1860 per l'[[Umbria]], il 26 agosto 1860 per la [[Sicilia]], e il 2 gennaio 1861 per il [[Regno di Napoli|Napoletano]]<ref>Vedi pag. 58 di [http://dspace.unitus.it/bitstream/2067/1886/1/RTDP-Giulio.pdf Aldo Sandull e Giulio Vesperini: L'organizzazione dello stato unitario.] tratto dall'[http://dspace.unitus.it/ archivio aperto dell'Università degli studi della Tuscia].</ref><ref>Simili provvedimenti non furono emanati per il Regio Governo Toscano (ex Granducato di Toscana), che mantenne l'ordinamento amministrativo locale leopoldino [httphttps://www.academia.edu/3636619/Il_Comune_patrizio_i_notabili_moderati_fiorentini_alla_prova_del_governo_locale_pre-print_ Pagina 1 ].</ref>.
 
Dopo l'[[unità d'Italia]] la [[legge 20 marzo 1865, n. 2248]] riordinò la materia, ricomprendendo tutti i provvedimenti precedenti: la «Legge sull'amministrazione comunale e provinciale» del 20 marzo<ref>Vedi pag. 2 di [http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/files/docs/44/00/03/DOCUMENT_FILE_440003.pdf La Basilicata nella storia dell'Italia unita].</ref>, che fu estesa anche alla [[Toscana]] che aveva mantenuto un ordinamento particolare<ref>[http://www.150anni.it/webi/_file/documenti/province/Il%20processo%20di%20unit%c3%a0%20nazionale/A4ProcessoSto4.pdf In Toscana la legge Rattazzi non arrivò mai.]</ref>.