Guerra civile in Iraq: differenze tra le versioni

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Nonostante questi sforzi, l'ISIL ha continuato a resistere nel deserto occidentale nel [[Governatorato di Ninive]] e nel [[Governatorato di al-Anbar]].<ref>[https://www.almasdarnews.com/article/syrian-iraqi-border-completely-isis-free-first-time-years-map/ Syrian-Iraqi border is completely ISIS free for first time in years – map]</ref><ref>[https://www.iraqinews.com/iraq-war/iraqi-troops-destroy-is-arms-depot-three-missile-launchers-in-western-iraq/ Iraqi troops destroy IS arms depot, three missile launchers in western Iraq]</ref><ref>[https://www.iraqinews.com/iraq-war/400-is-militants-planning-to-resume-terrorist-activities-from-anbar-source/ 400 IS militants planning to resume terrorist activities from Anbar — source]</ref> Tuttavia il gruppo è stato fortemente indebolito e la violenza in Iraq è stata drasticamente ridotta nel 2018. Durante il mese di maggio, 95 persone hanno perso la vita in combattimenti o attentati in Iraq, la cifra più bassa da 10 anni.<ref>{{cita web|url=http://www.cdobs.com/archive/featured/violence-in-iraq-at-lowest-level-in-10-years/|titolo=Violence in Iraq at Lowest Level in 10 years}}</ref>
 
Durante la primavera del [[2019]] il governo iracheno avvia una campagna per eliminare le ultime sacche di resistenza di Daesh, nello specifico a metà aprile vengono assediate le montagne Hamrin anel [[governatorato di Diyala]]. Nell'attacco avviene la prima combat operation in cui sono utilizzati aerei [[F-35|F-35A Lightning]].<ref>{{cita web|url=https://www.difesaesicurezza.com/difesa/siria-isis-tenta-di-rafforzare-la-sua-posizione-nel-deserto-di-badia-al-sham/|titolo=Siria, Isis tenta di rafforzare la sua posizione nel deserto di Badia Al-Sham}}</ref>
 
Il 5 ottobre 2018 un'attivista yazida profuga in Germania, [[Nadia Murad]], dopo essere stata rapita e resa schiava sessuale dai miliziani dello [[Stato Islamico]], ha vinto il [[Premio Nobel per la pace]] “per i suoi sforzi per mettere fine alle violenze sessuali nei conflitti armati e nelle guerre”.<ref>{{cita web|url=https://www.nobelprize.org/prizes/peace/2018/summary/|titolo=The Nobel Peace Prize 2018|lingua =en|accesso=5 ottobre 2018}}</ref>