Excalibur (film): differenze tra le versioni

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== Trama ==
Il film narra la storia di [[Re Artù]], figlio di [[Uther Pendragon]] e [[Igraine]], sposa del Duca di Cornovaglia [[Gorlois]]. Artù viene concepito con l'inganno, giacché la moglie del duca viene sedotta e fecondatofecondata da un Uther che ha assunto le sembianze di Gorlois, colpito dalla bellezza della donna. L'inganno è reso possibile grazie alla magia didel [[mago Merlino]] e al potere della spada [[Excalibur]], che è stata consegnata al mago da una [[Dama del Lago|Dama]] che vive in fondo ad un lago. AllaPer morteottenere precocel'aiuto del padremago naturaleUther promette a Merlino che gli avrebbe affidato il figlio nato dalla notte di passione con Igraine, ma, vinto dalle preghiere della donna, quando il mago si presenta a ricordare al re la sua promessa lo insegue per convincerlo a restituirgli il bambino. Caduto in un'imboscata dei fedeli di Gorlois, ilprima neonatodi Artùmorire vieneUther consegnatoconficca dalla [[magospada Merlino]]Excalibur adin un uomomasso comune,profetizzando che solo un re potrà estrarla. Il neonato Artù viene consegnato da Merlino a Sir Hector, un nobile "minore" il quale lo alleva come un proprio figlio. Artù diviene lo scudiero del fratello maggiore acquisito, Kay, ma è totalmente ignaro della sua vera identità.
Le terre sono da tempo senza un Re, il caos regna e il popolo necessita di una nuova e valorosa guida. Colui che sarà in grado di estrarre la spada "Excalibur" dalla roccia in cui è collocata potrà essere Re, ma nessun cavaliere era stato finora in grado di farlo. Quasi per caso il giovane Artù riesce ad estrarre Excalibur dalla sua collocazione, essendo lui stesso figlio di Uther (a cui apparteneva la spada e che l'aveva conficcata nella roccia prima di morire); la comparsa di Merlino sulla scena sarà chiarificatrice per lui.
 
Tuttavia per molti nobili Artù non può essere un re: egli non è neppure un cavaliere ed è troppo giovane ed inesperto; ma alcuni nobili sono disposti a sostenere il nuovo sovrano, quindi si arriva alla guerra. Artù, educato da Merlino, si dimostra subito estremamente valoroso e capace: accorso in aiuto del vassallo [[Leodegrance]] che aveva preso le sue parti, riesce a sconfiggere in battaglia i suoi nemici. Artù diviene amatissimo dal suo popolo, restaura finalmente un governo stabile ed unisce il paese. Si innamora della bella [[Ginevra (ciclo arturiano)|Ginevra]], figlia di Leodegrance. Al suo fianco si schiera anche l'impavido [[Lancillotto]], un cavaliere eccelso, mai battuto in duello da nessun avversario, tranne che da Re Artù in persona (ma con l'aiuto di Excalibur), che diventerà il più amato e fidato cavaliere del re. Proprio a lui, infatti, Artù affida il compito di portare nella sua nuova reggia, a [[Camelot]], la sua futura regina; ma sarà a causa di questo incontro che Lancillotto e Ginevra si innamoreranno di un amore proibito.
 
In ogni caso, il regno sembra ormai saldo e tranquillo, ma invece alcuni nemici bramosi di potere stanno tramando nell'oscurità; la sorellastra di Artù, [[Fata Morgana (mitologia)|Morgana]] (anch'ella figlia di Igraine) sta diventando una maga potente, avversaria di Merlino e quindi anche di Artù. Per sua istigazione, Galvano oltraggia la regina, ma verrà sconfitto in duello da Lancillotto. Nel frattempo, però, ella riesce ada imparareconvincere formuleMerlino magichea piùrivelargli potentii dipropri quellesegreti chee, usa Merlinosoprattutto, "la magia del fare" (''Anaal nathrakh, urth vas bethud, dokhjel djenve'') edcon la quale imprigiona il mago in una colonna di ghiaccio. Nel frattempo Ginevra e Lancillotto cederanno all'amore, ormai troppo forte, e Artù, una volta scoperto l'inganno, per ira abbandona Excalibur tra i due amanti, coricati nella foresta, infiggendola come fece suo padre nella terra; e così la stabilità del regno è infranta. Morgana con l'inganno riesce a concepire un figlio dal fratellastro, che in quanto figlio del Re è erede al trono di Camelot; inoltre, riesce a corrompere diversi cavalieri della tavola rotonda prima fedeli ad Artù.
 
Iniziano carestie, la gente è ridotta in povertà e fame; Camelot è in decadenza. Artù è ormai quasi infermo, senza più la guida di Merlino e l'amore di Ginevra, che pentita si chiude in un convento. Anche Lancillotto vaga senza meta, disperato per aver tradito il suo Re. Ormai la speranza sembra aver abbandonato ogni cosa, Morgana e il suo crudele figlio, [[Mordred]], sembrano aver vinto, ma una luce resta ancora accesa: un cavaliere di nome [[Parsifal]] (che precedentemente era stato lo scudiero di Lancillotto) riesce a trovare il [[Santo Graal]], grazie al quale ridona energia e vita al morente Artù, e quindi alla sua terra, che con lui è un tutt'uno.
Il Re ricostruisce l'esercito, recupera Excalibur dalla moglie Ginevra, la quale aveva conservato la spada nel convento, e si uniscono a lui anche Lancillotto, il padre adottivo e il fratello adottivo Kay; quindi marcia verso le truppe di Mordred per la battaglia finale di [[Battaglia di Camlann|Camlann]]. Inoltre l'affetto di Artù riesce a liberare lo spirito di Merlino,. quindi ilIl mago fa visita a Morgana in sogno e la inganna a sua volta, annullando la magia con cui la donna aveva bloccato il suo invecchiamento (e sarà proprio Mordred, orripilato dalla vista della madre invecchiata, a ucciderla) ed invocando una fitta nebbia che ostacolerà le altrimenti troppo numerose truppe di Mordred. Alla fine della cruenta battaglia, ferito mortalmente da Mordred, che uccide a sua volta, Artù viene trasportato dalle Fate nell'isola immortale di [[Avalon]], mentre Parsifal, su suo ordine, rigetta Excalibur nel lago ove viene ripresa dalla Dama: risorgerà solo quando "un giorno verrà un altro re".'''
 
== Musiche ==