Medaglia d'oro al valor militare: differenze tra le versioni

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* Conferimento "alla bandiera" di unità militare: [[Reggimento "Genova Cavalleria" (4º)|Reggimento Dragoni di Sua Maestà Reale]] (1796)<ref name="ref_B">Oggi Reggimento "Genova Cavalleria" (4º)</ref><ref>Decreto Sovrano aprile 1796. "Per la segnalata prova di zelo, di fermezza e di bravura che due squadroni di quel corpo hanno dato il 21 aprile 1796 nella pianura di Mondovì presso il colle di Bricchetto, attaccando un corpo di dragoni e ussari nemici infinitamente superiori in numero, rovesciandoli e disperdendoli, dopo averne uccisi, feriti, fatti prigionieri buona parte, facilitando così la ritirata della Fanteria del Re che arrischiava di essere circondata".</ref>
* Conferimento al labaro di un ente territoriale italiano: [[Vicenza|Città di Vicenza]] ([[1866]], per i fatti del [[1848]])<ref>"Per la strenua difesa fatta dai cittadini contro l'irruente nemico nel maggio e giugno 1848. Torino, 19 ottobre 1866</ref>
* Conferimento ad una donna: [[Maria Boni Brighenti]] ([[1915]])<ref>"Durante il lungo blocco di Tarhuna, fu incitatrice ed esempio di virtù militari; con animo elevatissimo e forte prodigò sue cure a feriti e morenti, confortandoli con infinite risorse della sua dolce femminilità. Il 18 Giugno 1915 seguendo il presidio che ripiegava su Tripoli, rifiutò risolutamente di porsi in salvo, volendo seguire le sorti delle truppe; più volte colpita da proiettili nemici mentre soccorreva feriti ed incuorava alla lotta, morì eroicamente in mezzo ai combattenti. Tarhuna, Maggio-Giugno 1915."</ref>
 
I conferimenti più recenti sono stati:
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* Conferimento individuale: Caporal Maggiore Capo [[Andrea Adorno]] ([[2014]])<ref>"Caporal Maggiore Scelto, Alpino paracadutista, nel corso dell'operazione "Maashin IV", mirata a disarticolare l'insurrezione afghana, conquistato l'obiettivo, veniva investito con la sua unità da intenso fuoco ostile. Con non comune coraggio e assoluto sprezzo del pericolo, raggiungeva d'iniziativa un appiglio tattico dal quale reagiva con la propria arma all'azione dell'avversario. Avvedutosi che il nemico si apprestava ad investire con il fuoco i militari di un'altra squadra del suo plotone, non esitava a frapporsi tra essi e la minaccia interdicendone l'azione. Seriamente ferito ad una gamba, manteneva stoicamente la posizione garantendo la sicurezza necessaria per la riorganizzazione della sua unità. Fulgido esempio di elette virtù militari. Bala Morghab (Afghanistan), 16 luglio 2010"</ref>
* Conferimento "alla bandiera" di unità militare: [[Brigata Ebraica]] ([[2018]], per i fatti del [[1945]])<ref>La MOVM è stata consegnata alla attuale 7ª Brigata Corazzata "Saar mi-Golan" dell'Esercito Israeliano, erede del Jewish Infantry Brigade Group britannico della Seconda Guerra Mondiale.</ref><ref>L'ultimo conferimento "alla bandiera" a una unità italiana è stato alla bandiera di guerra dell'Esercito. ([[2015]])</ref>
* Conferimento al labaro di un ente territoriale italiano: [[Varzi|Comune di Varzi]] ([[2018]], per i fatti del [[1943-44]])<ref>"Comune adagiato sulle colline dell'Oltrepò, snodo essenziale per le armate naziste, fu protagonista di un'ininterrotta e intrepida attività partigiana durante tutto l'arco della Resistenza. Varzi subì prima l'oltraggio delle atrocità delle bande fasciste e poi, dalla fine di novembre del 1944, l'ingiuria dei nazisti e dei loro scherani, colpevoli di inenarrabili violenze. La fiera popolazione, pur provata dalla perdita di tanti suoi figli, diede ripetutamente prova di fulgido eroismo: per due volte, nel luglio e nel settembre 1944, sconfisse il nemico nazifascista in altrettante epiche battaglie, e nella seconda concesse al vinto una capitolazione onorevole e dignitosa, consentendo alla grande maggioranza degli alpini del battaglione "Monterosa" di entrare nelle formazioni partigiane. Soggetto della breve ma ricchissima esperienza della repubblica partigiana di Varzi, assieme alle analoghe repubbliche che fiorirono in quel tempo pur di ferro e di fuoco, anticipò così il futuro democratico del Paese. Varzi incarna il valore della Resistenza come straordinaria lotta militare e civile di un popolo unito contro il nazifascismo e per la libertà della Patria, Varzi (Pavia), 8 settembre 1943 - 19 settembre 1944."</ref>
* Conferimento ad una donna: [[Vera Vassalle]] (2003, per i fatti del 1943-44)<ref>"Ventiquattrenne, di eccezionali doti di mente, d’animo e di carattere, all’atto dell’armistizio, incurante di ogni pericolo, attraversava le linee tedesche e si presentava ad un comando alleato per essere impiegata contro il nemico. Seguito un breve corso d’istruzione presso un ufficio informazioni alleato, volontariamente si faceva sbarcare da un Mas italiano, in territorio occupato dai tedeschi. Con altro compagno R. T. portava con sé una radio e carte topografiche, organizzava e faceva funzionare un servizio dì collegamento fra tutti i gruppi di patrioti dislocati nell’appennino toscano, trasmettendo più di 300 messaggi, dando con precisione importanti informazioni di carattere militare. La sua intelligenza e coraggiosa attività rendeva possibile sessantacinque lanci da aerei a patrioti. Sorpresa dalle SS. tedesche mentre trasmetteva messaggi radio riusciva a fuggire portando con sé codici e documenti segreti e riprendeva la coraggiosa azione clandestina. Pochi giorni prima dell’arrivo degli alleati passava nuovamente le linee tedesche portando preziose notizie sul nemico e sui campi minati. Animata da elevati sentimenti, dimostrava in ogni circostanza spiccato sprezzo del pericolo. Degna rappresentante delle nobili virtù delle donne italiane. Italia occupata, settembre 1943 - luglio 1944"</ref>
 
La prima donna a essere stata insignita della decorazione fu:
* [[Maria Boni Brighenti]] ([[1915]])<ref>"Durante il lungo blocco di Tarhuna, fu incitatrice ed esempio di virtù militari; con animo elevatissimo e forte prodigò sue cure a feriti e morenti, confortandoli con infinite risorse della sua dolce femminilità. Il 18 Giugno 1915 seguendo il presidio che ripiegava su Tripoli, rifiutò risolutamente di porsi in salvo, volendo seguire le sorti delle truppe; più volte colpita da proiettili nemici mentre soccorreva feriti ed incuorava alla lotta, morì eroicamente in mezzo ai combattenti. Tarhuna, Maggio-Giugno 1915."</ref>
 
=== I più giovani e i più anziani ===