Nana bruna: differenze tra le versioni

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[[File:WISE2010-040-rotate180.jpg|thumb|[[WISEPC J045853.90+643451.9|WISE 0458+6434]] è una nana bruna eccezionalmente fredda scoperta tramite il [[Wide-field Infrared Survey Explorer|WISE]]. Nella fotografia appare come un puntino verde in quanto è su questo colore che vengono mappate le frequenze dell'[[infrarosso]].]]
 
Fra le nane brune scoperte di classe Y [[WISE 1828+2650]], osservata per la prima volta nel 2011, si è rivelata particolarmente fredda. Non emette alcuna radiazione nella banda del visibile e la sua temperatura superficiale fu stimata essere inferiore ai {{M|300||K}} (cioè inferiore a {{M|27||°C}})<ref name=Morse>{{cita news|cognome=Morse|nome=Jon|titolo=Discovered: Stars as Cool as the Human Body|url=http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2011/23aug_coldeststars/|accesso=3 dicembre 2013 |data=24 agosto 2011}}</ref>. Stime successive della sua temperatura atmosferica la pongono nell'intervallo fra 240 e 400&nbsp;K (cioè fra −23 e +127&nbsp;°C)<ref>{{cita pubblicazione |titolo=The Coldest Brown Dwarf (or Free-floating Planet)?: The Y Dwarf WISE 1828+2650 |autore=C. Beichman|etal=si |rivista=The Astrophysical Journal |anno=2012 |volume=764 |numero=1 |pp=id. 101 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2013ApJ...764..101B |doi=10.1088/0004-637X/764/1/101 |accesso=3 dicembre 2013}}</ref>. Nel 2014 è stata scoperta una [[sub-nana bruna]] di classe Y a 7,2 a.l. dalla Terra, [[WISE 0855−0714]]. Con una temperatura compresa tra i −48 e i −13&nbsp;°C, si tratta della più fredda nana bruna scoperta, inoltre la sua distanza la colloca al quarto posto tra gli oggetti extrasolari più vicini alla Terra<ref name="Luhman">{{cita pubblicazione |titolo=Discovery of a ~250 K Brown Dwarf at 2 pc from the Sun |url=httphttps://arxiv.org/abs/1404.6501 |rivista=[[The Astrophysical Journal Letters]] |autore=K. L. Luhman |volume=786 |numero=2 |pp=L18 |data =21 aprile 2014 |doi=10.1088/2041-8205/786/2/L18}}{{arxiv|1404.6501}}</ref>.
 
== Caratteristiche fisiche e teoria evolutiva ==
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=== Genesi ===
Non è ancora del tutto chiaro quale sia l'esatto meccanismo con cui le nane brune si formano. Sono stati proposti cinque diversi scenari, non mutualmente esclusivi<ref name=Whitworth>{{cita libro | url_capitolo = httphttps://gps.caltech.edu/classes/ge133/reading/ppv_preprints/sec5-6.pdf | titolo = Protostars and Planets V | curatore= B. Reipurth|curatore2=D. Jewitt|curatore3=K. Keil | accesso = 24 gennaio 2014 | editore = University of Arizona Press | città = Tucson | anno = 2007 | capitolo= The Formation of Brown Dwarfs: Theory | pp = 459-476 | autore = A. Whitworth | etal = s | ISBN = 978-0-8165-2654-3}}</ref>:
* potrebbero formarsi, come le stelle, per il [[collasso gravitazionale]] di [[Nube molecolare|nubi molecolari]] di gas nello [[Mezzo interstellare|spazio interstellare]], che hanno tuttavia massa insufficiente (<0,08&nbsp;M<sub>☉</sub>) per innescare reazioni di fusione nucleare al loro interno. Poiché nubi di tale massa raramente raggiungono la densità necessaria per collassare gravitazionalmente, sembra che processi di formazione di questo tipo si verifichino raramente<ref name=Whitworth />.
* potrebbero essere il frutto della frammentazione di nuclei protostellari di grande massa, che, essendo instabili, si dividerebbero in due o più nuclei di dimensioni più piccole. Alcuni di questi nuclei potrebbero avere dimensioni troppo modeste per innescare la fusione dell'idrogeno<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Protostellar fragmentation in a power-law density distribution |autore=A. Burkert|autore2=M. R. Bate|autore3=P. Bodenheimer |rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society |anno=1997 |volume=289 |numero=3 |pp=497-504 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1997MNRAS.289..497B |accesso=26 gennaio 2014}}</ref>.
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== Pianeti intorno a nane brune ==
[[File:Artist’s impression of the disc of dust and gas around a brown dwarf.jpg|thumb|upright=1.2|Immagine artistica di un disco di polveri e gas attorno a una nana bruna.]]
Intorno alle nane brune sono stati osservati [[Disco protoplanetario|dischi protoplanetari]] che sembrano avere le stesse caratteristiche dei dischi protoplanetari orbitanti intorno alle stelle<ref>{{cita pubblicazione|url=httphttps://arxiv.org/ftp/astro-ph/papers/0511/0511420.pdf|titolo=The onset of planet formation in brown dwarf disks|autore=Dániel Apai|etal=si |rivista=Science |anno=2005 |volume=310 |numero=5749 |pp=834-836|doi=10.1126/science.1118042 |accesso=11 febbraio 2014}}</ref>. Date le piccole dimensioni dei dischi di accrescimento attorno alle nane brune, è più probabile lo sviluppo di [[Pianeta roccioso|pianeti di tipo terrestre]] piuttosto che di [[gigante gassoso|giganti gassosi]]; inoltre, data la vicinanza alla nana bruna, gli [[Forza di marea|effetti mareali]] su tali pianeti dovrebbero essere molto intensi<ref>{{cita pubblicazione|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2011A%26A...535A..94B |titolo=Tidal evolution of planets around brown dwarfs|autore=E. Bolmont|autore2=S. N. Raymond|autore3=J. Leconte|data=2011 |rivista=Astronomy & Astrophysics |volume=535 |pp=id. A94 |doi=10.1051/0004-6361/201117734 |accesso=11 febbraio 2014 }}</ref>.
 
Se un pianeta gigante in orbita attorno a una nana bruna si trovasse sulla stessa linea di vista della nana bruna, il suo [[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari#Transito|transito]] dovrebbe essere facilmente rilevabile, dato che i due corpi avrebbero approssimativamente lo stesso diametro<ref>{{cita web|url=httphttps://isites.harvard.edu/fs/docs/icb.topic541038.files/ay98_reading10.pdf|titolo=Pan-STARRS Science Overview|autore=David C. Jewitt|accesso=11 febbraio 2014}}</ref>.
 
Il primo [[esopianeta]] scoperto in orbita intorno a una nana bruna è stato [[2M1207 b]], osservato per la prima volta nel 2005 presso l'[[European Southern Observatory]]. La sua massa è compresa fra 3 e 7&nbsp;M<sub>J</sub>, il che esclude che sia a sua volta una nana bruna<ref name=chauvin04>{{cita pubblicazione| titolo=A giant planet candidate near a young brown dwarf. Direct VLT/NACO observations using IR wavefront sensing|autore= G. Chauvin|etal=si| rivista= Astronomy and Astrophysics| volume=425| anno=2004|pp=L29–L32|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2004A&A...425L..29C| doi=10.1051/0004-6361:200400056 |accesso=11 febbraio 2014}}</ref>. Un altro esempio è [[2MASS J044144]], una nana bruna di 20&nbsp;M<sub>J</sub>, intorno alla quale orbita un compagno di massa planetaria di 5-10&nbsp;M<sub>J</sub><ref name=Todorov>{{cita pubblicazione |titolo=Discovery of a Planetary-mass Companion to a Brown Dwarf in Taurus |autore=K. Todorov|autore2=K. L. Luhman|autore3=K. K. McLeod |rivista=The Astrophysical Journal Letters |anno=2010 |volume=714 |numero=1 |pp=L84-L88 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2010ApJ...714L..84T |doi=10.1088/2041-8205/714/1/L84 |accesso=11 febbraio 2014}}</ref>. Tuttavia questi esopianeti potrebbero non essersi formati a partire da un disco di accrescimento protoplanetario, ma dalla frammentazione e dal collasso gravitazionale della [[Nube molecolare|nube di gas]] da cui ha avuto origine anche la nana bruna. Ciò è deducibile dalle grandi masse possedute da questi compagni, dalle loro orbite molto larghe e dai tempi di formazione del sistema, che si stima siano stati relativamente brevi. Quindi, almeno secondo alcune definizioni, questi oggetti non sarebbero propriamente pianeti, ma sub-nane brune<ref name=Todorov /><ref name=Han />. Tuttavia nel 2012 è stato osservato il primo oggetto indiscutibilmente classificabile come pianeta intorno a una nana bruna: si tratta di OGLE-2012-BLG-0358Lb, un corpo di {{M|1,9 ± 0,2||MG}} orbitante alla distanza di {{M|~0,87||UA}} dalla nana bruna OGLE-2012-BLG-0358L di massa {{M|0,022||MS}}. La piccola distanza e il piccolo rapporto fra le masse dei due oggetti ({{TA|0,080 ± 0,001}}) fa pensare che il compagno si sia formato in un disco protoplanetario intorno alla nana bruna<ref name=Han>{{cita pubblicazione |titolo=Microlensing Discovery of a Tight, Low-mass-ratio Planetary-mass Object around an Old Field Brown Dwarf |autore=C. Han|etal=si |rivista=The Astrophysical Journal |anno=2013 |volume=778 |numero=1 |pp=id. 38 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2013ApJ...778...38H |doi=10.1088/0004-637X/778/1/38 |accesso=11 febbraio 2014}}</ref>.
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| {{RA|11|46|48}}<br />{{DEC|−77|18|00}}
| [[Camaleonte (costellazione)|Camaleonte]]
| Schilling (1998)<ref>{{cita pubblicazione |titolo=A Gray Day on a Brown Dwarf |autore=G. Schilling |rivista=Science |anno=1998 |numero=5386 |pp=25-27 |url=httphttps://www.sciencemag.org/content/282/5386/25.summary |doi=10.1126/science.282.5386.25 |accesso=15 febbraio 2014}}</ref>
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| Prima scoperta che emettesse [[Onda radio|onde radio]]