Fabrizio De André: differenze tra le versioni

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== Influenza culturale ==
[[File:GENOVA e De Andrè.jpg|thumb|left|Scritta comparsa nei quartieri vecchi di [[Genova]], che riporta alcuni versi della canzone ''Nella mia ora di libertà'', da ''[[Storia di un impiegato]]'' (1973)]]
[[File:Canzone del Maggio di DE Andrè.jpg|thumb|left|Canzone del Maggio a [[Torino]] in [[Barriera di Milano]]]]
{{citazione|De André non è stato mai di moda. E infatti la moda, effimera per definizione, passa. Le canzoni di Fabrizio restano.|[[Nicola Piovani]]}}
De André è tuttora molto presente nella [[memoria collettiva]]. La discografia di De André è ampia, ma non vasta come quella di altri autori del suo tempo; nonostante ciò risulta memorabile per varietà e intensità.<ref name="memorabile">''Addio Fabrizio, poeta anarchico di fine millennio'', Giacomo Pellicciotti, ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', 11 gennaio 1999</ref> Viene ora riassunta in postume ricostruzioni [[filologia|filologiche]], curate dalla vedova e da esperti tecnici del suono che si sono riproposti l'obiettivo di mantenere, nei nuovi supporti, le sonorità dei vecchi LP. Sino a ora sono state realizzate due raccolte, entrambe in triplo CD, titolate ''[[In direzione ostinata e contraria]]'' e ''[[In direzione ostinata e contraria 2]]''.