Profezia di Benjamin Franklin: differenze tra le versioni

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Franklin era un amico degli ebrei d'America del [[XVIII secolo]]<ref name="facts">{{en}} [http://www.adl.org/special_reports/franklin_prophecy/print.asp "The Franklin "Prophecy": Modern Anti-Semitic Myth Making"], ''Facts''. Anti-Defamation League. April–May 1954. Retrieved January 20, 2008.</ref> e contribuì alla costruzione della prima [[sinagoga]] permanente a [[Filadelfia]].<ref>[http://www.mikvehisrael.org/e2_cms_display.php?p=past_our_history "Our History"]. Mikveh Israel. Retrieved January 20, 2008.</ref> La [[Anti-Defamation League]] (Lega Anti-diffamazione) nota che i riferimenti a un ritorno in Palestina erano un anacronismo, poiché il moderno movimento [[Sionismo|sionista]] sorse solo quasi un secolo dopo la morte di Franklin.<ref name="facts" />
 
Simili citazioni antisemitiche sono state attribuite a [[George Washington]] e sono state smentite.<ref>{{en}} [httphttps://www.snopes.com/quotes/washington/enemies.asp "To Bigotry, No Sanction"]. Snopes. March 19, 2011.</ref> Nel 1790, nel segno di una tolleranza religiosa, Washington inviò una lettera alla comunità ebraica in [[Rhode Island]], scrivendo:
 
{{citazione|Possano I figli della stirpe di [[Abramo]], che dimorano su questa terra, continuare a meritare e godere della benevolenza degli altri abitanti; poiché ciascuno dovrà sedere sotto la propria vigna e il proprio albero di fichi, e non dovrà esservi nulla che lo spaventi.|{{cita libro|cognome=Hirschfeld|nome=Fritz|titolo=George Washington and the Jews|url=https://books.google.com/books?id=-250L02b4EMC&pg=PA15|accesso=31 gennaio 2006|anno=2005|editore=University of Delaware Press|isbn=978-0-87413-927-3|p=15|lingua=en}}|May the Children of the Stock of Abraham, who dwell in this land, continue to merit and enjoy the good will of the other Inhabitants; while every one shall sit under his own vine and fig tree, and there shall be none to make him afraid.|lingua=en}}