Rallus aquaticus: differenze tra le versioni

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=== Alimentazione ===
[[File:Pond in the silted River Dee - geograph.org.uk - 1500558.jpg|thumb|Le paludi di Parkgate (Cheshire) possono ospitare centinaia di porciglioni durante l'inverno<ref name= lack/>.]]
I porciglioni sono [[Onnivoro|onnivori]], ma si nutrono soprattutto di animali. Tra questi ricordiamo [[Hirudinea|sanguisughe]], [[Verme|vermi]], [[Gastropoda|gasteropodi]], piccoli [[crostacei]], ragni, e una vasta gamma di insetti, sia terrestri che acquatici, e loro [[Larva|larve]]. Mangia anche piccoli [[vertebrati]], come [[anfibi]], pesci, uccelli e mammiferi, nonché [[Carogna|carogne]]. I vertebrati vengono colpiti con una stilettata del becco che frattura loro la spina dorsale. Tra le sostanze vegetali, consumate prevalentemente in autunno e inverno, i porciglioni mangiano gemme, semi, fiori, radici e semi di piante acquatiche, bacche e frutta<ref name= taylor293/>. Nell'Asia meridionale, talvolta mangiano anche i [[Seme|semi]] di riso raccolti<ref name= ali/>. Gli esemplari giovani si nutrono soprattutto di insetti e ragni. Il cibo raccolto sulla terra o nel fango viene generalmente sciacquato in acqua prima di essere ingerito<ref name= taylor293/>. Dopo la pioggia, il porciglione è solito pattugliare le zone di terreno morbido in cerca di lombrichi<ref name= ripley>{{Cita libro| cognome = Ripley | nome = S Dillon | coautori= Beehler, Bruce M | titolo = Rails of the World, a compilation of new information 1975-1983 (Aves: Rallidae): Smithsonian Contributions to Zoology number 417 | anno = 1985 | città = Washington, DC | editore = Smithsonian Institution Press |url = http://www.sil.si.edu/smithsoniancontributions/Zoology/pdf_hi/SCTZ-0417.pdf |pagine = 8}}</ref>. Solo raramente si spinge in cerca di cibo in zone aperte, perfino quando è costretto a farlo dal clima rigido; Edmund Meade-Waldo descrisse sette uccelli che andavano in cerca di cibo su un prato aperto<ref name= m-w>{{Cita pubblicazione| cognome= Meade-Waldo | nome= Edmund | anno=1909 | titolo= The Water Rail | rivista= The Aviculturalist | volume= 7 |pagina=176 | url =httphttps://www.archive.org/stream/aviculturalm719081909avic#page/176/mode/2up }}</ref>. Malgrado la natura riservata, il porciglione sembra prosperare bene in cattività quando viene adeguatamente nutrito con cibi di origine animale, come carne cruda o lombrichi<ref name= yarrell >{{Cita libro| cognome = Yarrell | nome = William | titolo = A history of British birds, volume 3 | anno = 1894 | città=Londra| editore = J Van Voorst |pagine = 25–26}}</ref>; a un esemplare venne addirittura insegnato a saltare per prendere i vermi che pendevano da una canna da pesca<ref name= Cocker/>.
 
I porciglioni seguono sentieri ben definiti quando vanno alla ricerca di cibo, e tornano di frequente nelle zone dove le prede sono più numerose. Da un punto di vista alimentare sono versatili e opportunisti. Saltano per catturare gli insetti posati sulle piante, si arrampicano per raccogliere bacche, o staccano le mele dagli alberi per poterle mangiare con più tranquillità sul terreno<ref name= taylor293/>. Uccidono altri uccelli impalandoli col becco o annegandoli, soprattutto se le capacità di fuggire della preda sono ristrette. Sono stati visti uccidere un [[Carduelis chloris|verdone europeo]] e una [[Excalfactoria chinensis|quaglia pettoblu]] in una [[voliera]], e piccoli uccelli intrappolati in reti per l'inanellamento. Un esemplare uccise un [[Carduelis flavirostris|fanello nordico]] che era rimasto intrappolato con lui in una trappola Heligoland<ref name= Cocker/>. Sono anche razziatori di nidi, in particolare di quelli dei piccoli uccelli che nidificano nei canneti come il [[Acrocephalus arundinaceus|cannareccione eurasiatico]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Hansson, Bengt; Bensch, Staffan; Hasselquist, Dennis | anno= 2000| titolo= Patterns of nest predation contribute to polygyny in the Great Reed Warbler| rivista=Ecology | volume=81|pp=319–328| doi=10.1890/0012-9658(2000)081[0319:PONPCT]2.0.CO;2|issn=0012-9658|numero=2}}</ref>. I porciglioni possono difendere un proprio territorio di foraggiamento invernale, di dimensioni più piccole di quello utilizzato durante la stagione della nidificazione: in esso i vari esemplari si tengono a circa 10 m di distanza l'uno dall'altro<ref name= taylor293/>; i siti preferiti possono ospitare centinaia di questi uccelli<ref name= lack>{{Cita libro| cognome = Lack | nome =Peter (editor) | titolo = The Atlas of Wintering Birds in Britain and Ireland | anno = 1986| città = Calton, Staffordshire |pagine = 172–173| editore = T & A D Poyser| isbn = 0-85661-043-7}}</ref>. Al di fuori della stagione riproduttiva, gli atteggiamenti aggressivi possono essere rivolti anche verso altri Rallidi di palude, come il [[Porzana porzana|voltolino]] e la [[Porzana pusilla|schiribilla grigiata]]<ref name= Ciach>{{Cita pubblicazione | cognome= Ciach | nome= Michał | anno=2007 | titolo= Interference competition between rails and crakes (Rallidae) during foraging in the post-breeding season | rivista= Turkish Journal of Zoology | volume= 31 | pp= 161–163 | url =http://journals.tubitak.gov.tr/zoology/issues/zoo-07-31-2/zoo-31-2-10-0601-8.pdf }}</ref>.
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== Predatori e parassiti ==
[[File:Borrelia burgdorferi (CDC-PHIL -6631) lores.jpg|thumb|Spirochete di ''Borrelia burgdorferi'' in un'immagine a campo scuro.]]
Il porciglione può cadere preda di un gran numero di mammiferi e grossi uccelli. Il visone americano è stato in parte responsabile della scomparsa della sottospecie islandese<ref name= tavares/>, e qualche volta anche gatti e cani ne uccidono un esemplare<ref name= glue/>. Almeno in certe località, le [[Lutra lutra|lontre]] catturano porciglioni e altri uccelli acquatici<ref>{{Cita pubblicazione | cognome= de la Hey | nome= Daniel Charles | anno= 2008 | titolo= The importance of birds in the diet of otter ''Lutra lutra'' on Shapwick Heath | rivista= Bioscience Horizons | volume= 1 | numero = 2 | pp= 143–147 | url = httphttps://biohorizons.oxfordjournals.org/content/1/2/143.full.pdf | doi = 10.1093/biohorizons/hzn018 }}</ref>. Ogni tanto dei porciglioni cadono vittima del tarabuso eurasiatico, un altro uccello proprio dei canneti<ref name= zls>{{Cita pubblicazione | cognome= Crisp | nome=Edward | anno= 1856 | titolo= ''Observations on'' Strongylus filaria ''and'' Botaurus stellaris | rivista= Proceedings of the Zoological Society of London | volume= 24 |pagina= 54 }}</ref>, nonché degli [[Ardea cinerea|aironi cenerini]]<ref name=Coward85>Coward (1930) p. 85</ref>. I porciglioni sono particolarmente vulnerabili agli attacchi degli aironi quando sono costretti ad abbandonare la sicurezza dei canneti a causa di maree particolarmente alte<ref name= Cocker>{{Cita libro | cognome = Cocker | nome = Mark | coautori= Mabey, Richard |titolo = Birds Britannica | anno = 2005 |città=Londra| editore = Chatto & Windus | pagine = 175–177| isbn= 0-7011-6907-9 }}</ref>. Tuttavia, i loro principali predatori sono le [[Albanella (zoologia)|albanelle]], che sono solite andare a caccia sulle zone umide<ref name= clarke>{{Cita pubblicazione| cognome= Clarke | nome= Roger | coautori= Bourgonje, André; Castelijns, Henk | anno= 1993| titolo= Food niches of sympatric Marsh Harriers ''Circus aeruginosus'' and Hen Harriers ''C. cyaneus'' on the Dutch coast in winter | rivista= Ibis | volume= 135 | numero = 4 | pp= 424– 431 | doi = 10.1111/j.1474-919X.1993.tb02115.x }}</ref>; più raramente, sono stati visti porciglioni catturati anche da predatori più inusuali, come [[Strix aluco|allocchi eurasiatici]]<ref name= Yalden>{{Cita pubblicazione| cognome= Yalden | nome= D W | anno=1985 | titolo= Dietary separation of owls in the Peak District | rivista= Bird Study | volume= 32 | numero = 2 | pp= 122–131 | doi = 10.1080/00063658509476867 }}</ref>, [[Asio flammeus|gufi di palude]]<ref name= glue2>{{Cita pubblicazione| cognome= Glue | nome= David E | anno=1977 | titolo= Feeding ecology of the Short-eared Owl in Britain and Ireland | rivista= Bird Study | volume=24 | numero = 2 | pp= 70–78 | doi = 10.1080/00063657709476536 }}</ref>, [[Bubo bubo|gufi reali eurasiatici]]<ref name= Bayle>{{Cita pubblicazione | cognome= Bayle | nome= Patrick | coautori= Prior, Richard | anno= 2006| titolo= Prey species of Eagle Owl ''Bubo bubo'' in Lebanon | rivista= Sandgrouse | volume= 28 | numero = 2 | pp= 167–168 | url =http://www.arocha.org/lb-en/3879-DSY/version/default/part/AttachmentData/data/ARL%20SC%2005-5%20Prey%20species%20of%20breeding%20Eagle%20Owl%20in%20Lebanon.pdf }}</ref>, [[Aquila clanga|aquile anatraie maggiori]]<ref name= Alivizatos>{{Cita pubblicazione | cognome= Alivizatos | nome= Haralambos | coautori= Papandropoulos, Dimitris; Zogaris, Stamatis | anno=2004 | titolo= Winter diet of the Greater Spotted Eagle (''Aquila clanga'') in the Amvrakikos wetlands, Greece | rivista= Journal of Raptor Research | volume= 38 | numero = 4 | pp= 371–374 }}</ref>, [[Falco tinnunculus|gheppi comuni]]<ref name= cave>{{Cita pubblicazione | cognome= Cavé | nome= Antonius Johannes | anno= 1968| titolo= The breeding of the kestrel, ''Falco tinnunculus'' L. in the reclaimed area Oostelijk Flevoland | rivista= Netherlands Journal of Zoology | volume= 18 | pp= 313–407 }}</ref> e, da ultimo, [[Falco peregrinus|falchi pellegrini]] adattatisi a cacciare di notte<ref name=dwt>{{Cita web | autore= | titolo= Peregrines at Derby Cathedral | url= http://www.derbyshirewildlifetrust.org.uk/files/Timeline09.pdf | editore= Derbyshire Wildlife Trust, Derby Cathedral and Derby Museum & Art Gallery | urlmorto= sì | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111002181328/http://www.derbyshirewildlifetrust.org.uk/files/Timeline09.pdf | dataarchivio= 2 ottobre 2011 }} Retrieved 18 April 2011</ref>.
 
Tra i principali parassiti ricordiamo i [[Anoplura|pidocchi ematofagi]] ''Nirmus cuspidiculus'' e ''Pediculus ralli''<ref name= denny>{{Cita libro| cognome = Denny | nome =Henry | titolo = Monographia anoplurorum Britanniae or an essay on the British species of parasitic insects belonging to the order anoplura of leach | anno = 1842 | città=Londra| editore = Henry G Bohn |pagine = 139 }}</ref><ref name = clay>{{Cita pubblicazione| url= httphttps://www.archive.org/stream/bulletinofnatura02entolond#page/31/mode/1up | titolo= The early literature on Mallophaga. Part 2. 1763-75 | autore = Clay, Theresa; Hopkins, G H E |pp=1–42| anno = 1952 | rivista=Bulletin of the British Museum (Natural History). Entomology|volume=2}}</ref>, la [[Ixodida|zecca]] ''Ixodes frontalis''<ref name= tick>{{Cita libro| cognome = Martyn | nome = K P | titolo = Provisional atlas of the ticks (Ixodoidea) of the British Isles | anno = 1988 | città = Grange-over-Sands, Cumbria | editore = Institute of Terrestrial Ecology | url =http://nora.nerc.ac.uk/7635/1/Ticks.pdf | pagine = 26 | isbn = 1-870393-09-0 }}</ref> e la mosca cavallina ''Ornithomyia avicularia''<ref name= hill>{{Cita pubblicazione | cognome= Hill | nome= Dennis S | anno= 1962| titolo= A study of the distribution and host preferences of three species Of ''Ornithomyia'' (Diptera: Hippoboscidae) in the British Isles | rivista= Proceedings of the Royal Entomological Society of London. Series A, General Entomology | volume= 37 | numero = 4–6 |pagina= 37 | doi = 10.1111/j.1365-3032.1962.tb00286.x }}</ref>. Il porciglione può essere infettato dal virus dell'[[influenza aviaria]]<ref name= aiv>{{Cita pubblicazione | cognome= Mižáková | nome= A | coautori= Gronesová, P; Betáková, T | anno= 2008| titolo= Monitoring of influenza viruses in waterfowl and terrestrial birds in eastern Slovakia | rivista= Acta virologica | volume= 52 | pp=71–73 | url =http://www.elis.sk/download_file.php?product_id=216&session_id=3poioc57cjst41ud2m60ovm064 }}</ref><ref name= Fereidouni>{{Cita pubblicazione | cognome= Fereidouni | nome= S R | coautori= Aghakhan, M; Werner, O; Starick, E; Bozorghmehrifard, M H | anno= 2005| titolo= Isolation and identification of avian influenza viruses from migratory birds in Iran | rivista= Veterinary Record | volume= 157 | numero = 17 |pagina= 526 | doi = 10.1136/vr.157.17.526 }}</ref> e dal [[Bacteria|batterio]] ''Borrelia burgdorferi'', trasmesso dalle zecche del genere ''Ixodes'', un agente [[Microrganismo patogeno|patogeno]] che nell'uomo causa la [[malattia di Lyme]]<ref name=Schwarzová>{{Cita pubblicazione | cognome= Schwarzová | nome= K | coautori= Betáková, T; Neméth, J; Mizáková, A | anno= 2006 | titolo= Detection of ''Borrelia burgdorferi'' sensu lato and ''Chlamydophila psittaci'' in throat and cloacal swabs from birds migrating through Slovakia | rivista= Folia Microbiologica | volume= 51 | numero= 6 | pp= 653–658 | url= http://www.cssm.info/priloha/fm2006_653.pdf | doi= 10.1007/BF02931634 | pmid= 17455806 | urlmorto= sì | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111002082606/http://www.cssm.info/priloha/fm2006_653.pdf | dataarchivio= 2 ottobre 2011 }}</ref>. Su alcuni esemplari trovati morti nel 2005 sulle [[isole Fær Øer]] sono state trovate tre specie di [[Mallophaga|pidocchio]], ''Fulicoffula rallina'', ''Pseudomenopon scopulacorne'' e ''Rallicola cuspidatus'', che non erano mai state trovate precedentemente in tutto l'[[arcipelago]]<ref name= Palma >{{Cita pubblicazione| cognome= Palma | nome= Ricardo L | coautori= Jensen, Jens-Kjeld | anno=2005 | titolo= Lice (Insecta: Phthiraptera) and their host associations in the Faroe Islands | rivista= Steenstrupia | volume= 29 | numero = 1 | pp= 49–73 | url = http://www.zmuc.dk/commonweb/journals/pdf/vol29-1/palma%26jensen.pdf }}</ref>. Nei seni nasali di un esemplare è stato trovato il platelminta parassita ''Ophthalmophagus nasciola''<ref name= drone>{{Cita pubblicazione| cognome= Dronen | nome= Norman O | coautori= Blend, Charles K | anno=2007 | titolo= ''Ophthalmophagus bucephali'' n. sp. (Digenea: Cyclocoelidae) from the American Goldeneye, ''Bucephala clangula americana'' (Anatidae), from the Central Flyway of North America and a Checklist of Goldeneye Parasites | rivista= Comparative Parasitology | volume=74 | numero =1 | pp=48–74 | doi = 10.1654/4221.1}}</ref>, e sul piumaggio sono state individuate almeno tre specie di acari delle piume<ref name=Atye>{{Cita pubblicazione | cognome= Atyeo | nome= Warren T | coautori= Peterson, Paul C | anno= 1976 | titolo= The feather mite genera ''Zumptia'' Gaud & Mouchet and ''Parazumptia'' gen. nov. (Acarina, Analgoidea) | rivista= Tijdschrift Voor Entomologie | volume= 119 | pp= 327–335 | url= http://biostor.org/cache/pdf/dd/c6/94/ddc6947f6722b26024714cc64bcd5c4f.pdf | urlmorto= sì | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110812132333/http://biostor.org/cache/pdf/dd/c6/94/ddc6947f6722b26024714cc64bcd5c4f.pdf | dataarchivio= 12 agosto 2011 }}</ref>.
 
== Conservazione ==
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Il porciglione è una specie in diminuzione, ma la sua popolazione totale conta ancora un numero di adulti pari a 100.000-1.000.000 di unità e si estende su un areale di 15.600.000&nbsp;km²; per questo motivo la specie viene classificata tra quelle a «rischio minimo» sulla [[Lista rossa IUCN|Lista Rossa della IUCN]]<ref name=IUCN2012/>. Nella maggior parte dei Paesi europei la popolazione è ancora stabile o leggermente in diminuzione a causa della perdita dell'habitat. In Marocco, invece, sia l'areale che la popolazione sono in crescita, e la specie si è spinta a sud fino al [[Parco nazionale di Souss-Massa]]<ref name = BWP/>. Riguardo alla situazione delle popolazioni asiatiche le notizie sono scarse, ma sappiamo che la sottospecie ''R. a. korejewi'' è ancora molto comune in Pakistan e nel Kashmir<ref name = ras/>.
 
I predatori introdotti costituiscono un grave fattore di minaccia per le vulnerabili popolazioni insulari. Oltre ad aver causato la scomparsa della sottospecie islandese, il visone ha causato il netto declino delle popolazioni di porciglione e di altri uccelli che nidificano al suolo nelle [[Isole Ebridi|Ebridi]], dove l'unico [[carnivoro]] originario era la lontra, che si nutre prevalentemente di pesci. I visoni delle Ebridi sono fuggiti da una fattoria sull'isola di Lewis e Harris<ref name= nz>{{Cita pubblicazione| cognome= Moore| nome= N P | coautori= Roy, S S; Helyar, A | anno=2003 | titolo= Mink (''Mustela vison'') eradication to protect ground-nesting birds in the Western Isles, Scotland, United Kingdom | rivista= New Zealand Journal of Zoology | volume= 30 | numero =4 | pp= 443–452 | doi = 10.1080/03014223.2003.9518351 }}</ref>, e successivamente hanno raggiunto le vicine isole di [[North Uist]] e [[South Uist]]<ref name=ohbp>{{Cita web | autore= | titolo= Outer Hebrides Biosecurity Plan 2010–2015 | url= http://www.invasivespeciesscotland.org.uk/FileLibrary/Plans/OHFT%20Biosecurity%20Plan%20Final%20Ver%201.pdf | editore= Outer Hebrides Fisheries Trust | urlmorto= sì | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20120119112619/http://www.invasivespeciesscotland.org.uk/FileLibrary/Plans/OHFT%20Biosecurity%20Plan%20Final%20Ver%201.pdf | dataarchivio= 19 gennaio 2012 }} Retrieved 21 April 2011</ref>. I programmi di eliminazione di visoni e [[Mustela putorius furo|furetti]] hanno permesso ai porciglioni di tornare nuovamente su varie isole, come Lewis e Harris<ref name = snh>{{Cita web | autore= | titolo= Consultation draft - March 2001 | sito= The natural heritage of the Western Isles | url= http://www.snh.org.uk/pdfs/nhz/z3.pdf | editore= Scottish Natural Heritage | accesso= 1 agosto 2012 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20040504181943/http://www.snh.org.uk/pdfs/nhz/z3.pdf | dataarchivio= 4 maggio 2004 | urlmorto= sì }} Retrieved 21 April 2011</ref>, e altri programmi del genere sono tuttora in corso in Scozia<ref name = bbc>{{Cita news| autore = | titolo= American mink 'safe haven' project under way | pubblicazione= BBC News Scotland, 12 May 2011 | url= httphttps://www.bbc.co.uk/news/uk-scotland-13360874 | editore= BBC | data=12 maggio 2011}} Retrieved 12 May 2011</ref>. In alcune zone, l'habitat può essere danneggiato dalla bonifica delle paludi, dalla canalizzazione dei corsi d'acqua, dall'avanzata degli insediamenti umani<ref name= newatlas>{{Cita libro| cognome = Gibbons | nome = David Wingfield | coautori= Reid, James B; Chapman, Robert A (editors) | titolo = The New Atlas of Breeding Birds in Britain and Ireland: 1988-91 | anno = 1993| città = Calton, Staffordshire |pagine = 146–147| editore = T & A D Poyser| isbn = 0-85661-075-5}}</ref> e dall'inquinamento<ref name= Carpene>{{Cita pubblicazione| cognome= Carpenè | nome= E | coautori= Serra R; Isani G | anno=1995 | titolo= Heavy metals in some species of waterfowl of northern Italy | rivista= Journal of Wildlife Diseases | volume= 31 | numero = 1 | pp= 49–56 | pmid= 7563424 }}</ref>.
 
Il porciglione viene cacciato a scopo alimentare da migliaia di anni<ref name= boev>Boev, Zlatovar (2006) "Gamefowl in Bulgaria over the last 8,000 years" pp. 398–389 in {{Cita libro| cognome = Botev | nome = Nicola (ed) | titolo = Proceedings of the 22nd Congress of the International Union of Game Biologists 1995: The game and the man | anno = 1996 | città = Sofia | editore = Pensoft Publishers | isbn = 954-642-013-1 }}</ref>; i Romani ne apprezzavano molto le carni<ref name= jones>{{Cita libro | cognome = Allason-Jones | nome = Lindsay | titolo = Women in Roman Britain | anno = 2005 | città = York | editore = Council for British Archaeology |pagine = 103 | isbn = =1-902771-43-5 }}</ref><ref name= Grimm >Grimm, Jessica M (2010) "[httphttps://rug.academia.edu/JessicaGrimm/Papers/409426/A_bird_for_all_occasions._The_use_of_birds_at_the_Romano-British_sanctuary_of_Springhead_Kent_UK A bird for all occasions. The use of birds at the Romano-British sanctuary of Springhead, Kent, UK]" pp. 187–195 in {{Cita libro | cognome = Prummel | nome = W | coautori= Zeiler, J T; Brinkhuizen, D C | titolo = Birds in Archaeology: Proceedings of the 6th Meeting of the ICAZ Bird Working Group in Groningen 23.8-27.8.2008 |serie=Groningen Archaeological Studies, '''12''' | anno = | 2010 | città = Eelde | editore = Barkhuis | isbn= 978-90-77922-77-4 }}</ref> e lo raffigurarono sulle pitture parietali di [[Scavi archeologici di Pompei|Pompei]]<ref name= Watson>Watson, George E (2002) "Birds: evidence from wall paintings sculpture, skeletal remains, and ancient authors" pp. 360,394 in {{Cita libro | cognome = Jashemski | nome = Wilhelmina Mary Feemster | coautori= Meyer, Frederick Gustav | titolo = The natural history of Pompeii | anno = 2002 | città = Cambridge | editore = Cambridge University Press | isbn = 0-521-80054-4 }}</ref>; il consumo delle sue carni si è protratto per tutto il [[Medioevo]] fino ai giorni nostri<ref name =japan>{{Cita pubblicazione| volume=109 |pp=403–404|autore = Austin Jr, Oliver L; Nagahisa Kuroda| numero=1 | rivista=Bulletin of the Museum of Comparative Zoology | titolo=The Birds of Japan: their status and distribution|anno=1953| url=httphttps://www.archive.org/stream/bulletinofmuseum109harv#page/403/mode/1up}}</ref><ref name= Woolgar>Serjeantson, Dale 2006) "The consumption and supply of birds in Late Medieval England pp. 131–147 in {{Cita libro | cognome = Woolgar | nome =C M | coautori= Serjeantson, Dale; Waldron, Tony | titolo = Food in medieval England: diet and nutrition | anno = 2006 | città = Oxford | editore = OUP | isbn = 0-19-927349-9 }}</ref>. Tuttavia, a causa del suo ambiente inaccessibile e della sua natura sfuggente, la caccia non sembra costituire una seria minaccia per la sua sopravvivenza.
 
== Note ==