Konstantin Konstantinovič Rokossovskij: differenze tra le versioni

Nasce nella Polonia allora appartenente alla Russia, nel [[1896]]. Suo padre, Ksawery Wojciech Rokossowski, era un ispettore della ferrovia [[Varsavia]]-[[Vienna]], appartenente alla casta nobiliare della [[Szlachta]] (nobiltà polacca). Rimasto orfano di padre ancora giovane, sbarca il lunario facendo il muratore. Nel [[1914]], si arruola nella cavalleria dello [[zar]] e durante la [[prima guerra mondiale]] combatte con coraggio e valore, guadagnandosi i gradi di sergente e, per due volte, la [[ordine di San Giorgio|croce di San Giorgio]], una delle massime onorificenze zariste.

Nel [[1917]], allo scoppio della [[Rivoluzione russa|rivoluzione]], aderisce al movimento rivoluzionario percorrendo la carriera nell'[[Armata Rossa]] e raggiungendo il grado di [[generale]]. Vittima delle [[Grandi purghe|epurazioni]] del [[1937]]-[[1939|39]], trascorre tre anni in carcere, ma viene richiamato nel [[1940]] e reintegrato con il grado di maggior generale (generale di corpo d'armata).