Marco Valerio Messalla Messallino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
 
==Biografia==
===La famigliaFamiglia===
Nato nel [[36 a.C.]], era figlio del famoso [[oratore]] [[Marco Valerio Messalla Corvino]], al quale assomigliava nel carattere. Divenne [[Console (storia romana)|console]] nel [[3 a.C.]] a 33 anni, in ottemperanza al normale ''cursus honorum'' delle magistrature del periodo. Ebbe due figli, una certa Valeria, ed un maschio, [[Marco Valerio Messalla (console 20)|Marco Valerio Messalla]], divenuto anch'egli console nel [[20]]. Sposò in seconde nozze [[Claudia Marcella]] Minore, nipote di [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]], ed il loro figlio, [[Marco Valerio Messalla Barbato]], fu padre dell'imperatrice romana Valeria [[Messalina]], terza moglie dell'imperatore [[Claudio (imperatore romano)|Claudio]].
 
Riga 10:
Lo scoppio della [[rivolta dalmato-pannonica del 6-9|rivolta dalmato-pannonica]], quello stesso anno, lo costrinse a tornare in [[Illiria]] per sedare i primi fuochi della rivolta. Dopo uno primo scontro sfortunato, Messalino riuscì a battere e mettere in fuga 20.000 [[Dalmati]] che erano stati attirati in un'imboscata, e poi condusse l'intero esercito, senza grandi perdite, all'interno della fortezza legionaria di [[Sisak|Siscia]]. Tiberio, che si unì a lui solo verso la fine dell'anno, a causa del procrastinarsi delle difficili trattative di pace condotte con il sovrano dei [[Marcomanni]], [[Maroboduo]], aveva, pertanto, costretto Valerio ad operare da solo, difendendo prima la [[Illiria|provincia illirica]], e poi sbarrando le porte di una possibile invasione dell'[[Italia]], ai ribelli dalmati e pannoni. Per questi motivi riceveva gli ''[[Trionfo|ornamenta triumphalia]]'', e la legione che lo accompagnò in questo duro anno di guerra, la [[legio XX Valeria Victrix|legio XX]], si meritò l'appellativo di ''Valeria Victrix'', da Valerio Messalla Messalino.
 
===Amico di [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]]===
Messallino fu uno dei primi a praticare una forma di adulazione, quasi esagerata, nei confronti del ''princeps'', in questo caso di [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]].
 
*Tacito racconta che suggerì a Tiberio, divenuto imperatore, che a lui fosse giurata fedeltà, da parte di tutti i membri del senato, ogni anno, ma Tiberio rifiutò.
*Tacito racconta che suggerì a Tiberio, divenuto imperatore, che a lui fosse giurata fedeltà, da parte di tutti i membri del senato, ogni anno, ma Tiberio rifiutò.
Propose anche di erigere una statua d'oro di [[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico|Germanico]], da inserire nel tempio di [[Fori imperiali#Foro di Augusto 2 a.C.|Marte Ultore]], per celebrare Tiberio e la memoria di [[Germanico]]. Anche questa volta Tiberio non accettò.
 
Il poeta [[Ovidio]], ormai in esilio a [[Tomi]] da diversi anni, si appellava alla ''gratia'' che Valerio Messalla Messalino godeva presso il ''princeps'', il cui padre, [[Marco Valerio Messalla Corvino|Messalla Corvino]], era stato in passato su grande amico ed estimatore, affinché gli fosse concessa la posibilità di far ritorno a [[Roma]]. Messalino, però, ne ignorò la richiesta e Ovidio morì esule nel [[18]], lungo le coste del [[Ponto]].