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{{citazione|Ci sono stati due modi di accogliere questa mia qualificazione: un grande favore, un compiacimento e entusiasmo da parte dell'ala cattolica, talora debbo dire con qualche ingenua goffaggine; dall’altro versante, quello laico, sono stato naturalmente (direi legittimamente) ripudiato, squalificato e anche deriso (sappiamo che il bigottismo dei laici non è inferiore a quello dei cattolici…).|''Quesiti a Santucci'', intervista a cura di C. Toscani, «Il Ragguaglio librario», settembre 1972}}
Tornando agli anni Cinquanta, questi furono un periodo di intensa produzione letteraria: nel [[1953]] Santucci collaborò con Angelo Romanò per la stesura di ''Chi è costui che viene?'' (Milano, Mondadori), nel [[1954]] la fitta attività saggistico-culturale si manifestò nella stesura
===L'attività letteraria diventa prevalente===
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