Michele De Benedictis: differenze tra le versioni

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Michele De Benedictis si laurea in Agraria presso la Facoltà di Portici nel 1950. L'anno successivo inizia a lavorare per l'Osservatorio dell'Istituto nazionale di economia agraria (Inea) Nel 1957 è il primo italiano a conseguire il Ph.D. in economia agraria presso Iowa State University negli Stati Uniti. Nell'autunno 1959 si consolida la collaborazione scientifica – che durerà tutta la vita – con [[Manlio Rossi-Doria]], che lo chiama a far parte del corpo docente del neo nato Centro di Specializzazione e Ricerche Economico-Agrarie per il Mezzogiorno (anche noto come Centro di Portici).
 
Nel 1960 diviene assistente ordinario alla Cattedra di Economia e politica agraria e, nel 1963, consegue la libera docenza. Durante questo decennio, insieme a Quirino Paris, contribuisce a innovare radicalmente i metodi di analisi dell'economia agraria italiana, introducendo strumenti analitici avanzati già in uso in altri paesi ai quali l'accademia oppone una un'esplicita resistenza.
Nel 1965 il Department of Agricultural Economics [[Università della California, Berkeley]], dove ha trascorso un anno come visiting professor (alla Giannini Foundation) gli offre una tenure track di Assistant Professor a cui rinuncia per rientrare in Italia.
Negli anni successivi De Benedictis si concentra sull'economia della produzione e sul ruolo del progresso tecnico nello sviluppo dell'agricoltura. individuando una stretta relazione fra il dualismo strutturale che caratterizzava in quegli anni l'agricoltura italiana e quello che De Benedictis definisce come "dualismo tecnologico", principale fattore di innesco di una spirale negativa che allarga i divari di reddito fra imprese, settori e territori.