Teoria del complotto lunare: differenze tra le versioni

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== Obiezioni alla teoria ==
Il consenso scientifico e degli addetti ai lavori è che non vi è alcun dubbio sulla realtà oggettiva delle missioni lunari e sul fatto che l'uomo abbia camminato sulla Luna. Gli esperti dichiarano che la messinscena necessaria per fingere le missioni Apollo sarebbe stata probabilmente molto più complessa che effettuare realmente le missioni, come specifica il professor James Longuski ;docente alla prestigiosa Purdue University,nonché esimio scienziato ed astrofisico; egli nota inoltre come l'ampiezza e la complessità del complotto dovrebbe essere tale che sia impossibile considerarlo verosimile.<ref name="Longuski">{{Cita libro|lingua=en|cognome=Longuski|nome=Jim|titolo=The Seven Secrets of How to Think Like a Rocket Scientist|editore=Springer|anno=2006|isbn=0-387-30876-8}}, p. 102.</ref> Più di {{formatnum:400000}} persone lavorarono per il progetto lunare per circa dieci anni e una dozzina di uomini che camminarono sulla Luna tornarono raccontando la propria esperienza.<ref name="Longuski"/> È quindi inverosimile che centinaia di migliaia di persone appartenenti alle categorie più diverse (astronauti, ingegneri, tecnici, burocrati e altri) abbiano mantenuto il segreto. Sarebbe stato infatti più semplice atterrare sulla Luna che inscenare un complotto di simili proporzioni.<ref name="Longuski"/> Analoga considerazione, sottolineando l'assurdità della teoria del complotto, è svolta anche dal giornalista [[Beppe Severgnini]]<ref>{{Cita news|autore=Beppe Severgnini|url=http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-21/01.spm|titolo=Mai andati sulla Luna?|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=21 luglio 2009|accesso=12 aprile 2014}}</ref> e dallo scrittore [[Umberto Eco]].<ref>{{Cita news|autore=[[Umberto Eco]]|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/il-complotto-lunare/2105109/18|titolo=Il complotto lunare|pubblicazione=[[L'Espresso]]|data=24 luglio 2009|accesso=12 aprile 2014}}</ref> Il complotto non si sarebbe quindi potuto limitare solo alla NASA, ma avrebbe dovuto coinvolgere anche personale esterno, dato che la costruzione dei mezzi spaziali era appaltata a ditte private i cui ingegneri avevano parte attiva nella progettazione.
Il consenso scientifico e degli addetti ai lavori è che non vi è alcun dubbio sulla realtà oggettiva delle missioni lunari e sul fatto che l'uomo abbia camminato sulla Luna. {{chiarire|Gli esperti dichiarano che la messinscena necessaria per fingere le missioni Apollo sarebbe stata probabilmente molto più complessa che effettuare realmente le missioni, come specifica
 
Il professor James Longuski ;docente alla prestigiosa Purdue University,nonché esimio scienziato ed astrofisico; nota come l'ampiezza e la complessità del complotto dovrebbe essere tale che sia impossibile considerarlo verosimile.<ref name="Longuski">{{Cita libro|lingua=en|cognome=Longuski|nome=Jim|titolo=The Seven Secrets of How to Think Like a Rocket Scientist|editore=Springer|anno=2006|isbn=0-387-30876-8}}, p. 102.</ref> Più di {{formatnum:400000}} persone lavorarono per il progetto lunare per circa dieci anni e una dozzina di uomini che camminarono sulla Luna tornarono raccontando la propria esperienza.<ref name="Longuski"/> È quindi inverosimile che centinaia di migliaia di persone appartenenti alle categorie più diverse (astronauti, ingegneri, tecnici, burocrati e altri) abbiano mantenuto il segreto. Sarebbe stato infatti più semplice atterrare sulla Luna che inscenare un complotto di simili proporzioni.<ref name="Longuski"/> Analoga considerazione, sottolineando l'assurdità della teoria del complotto, è svolta anche dal giornalista [[Beppe Severgnini]]<ref>{{Cita news|autore=Beppe Severgnini|url=http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-21/01.spm|titolo=Mai andati sulla Luna?|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=21 luglio 2009|accesso=12 aprile 2014}}</ref> e dallo scrittore [[Umberto Eco]].<ref>{{Cita news|autore=[[Umberto Eco]]|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/il-complotto-lunare/2105109/18|titolo=Il complotto lunare|pubblicazione=[[L'Espresso]]|data=24 luglio 2009|accesso=12 aprile 2014}}</ref> Il complotto non si sarebbe quindi potuto limitare solo alla NASA, ma avrebbe dovuto coinvolgere anche personale esterno, dato che la costruzione dei mezzi spaziali era appaltata a ditte private i cui ingegneri avevano parte attiva nella progettazione.
 
L'astronauta [[Michael Collins (astronauta)|Michael Collins]], nel documentario ''In the Shadow of the Moon'', ha fatto notare la difficoltà e complessità di falsificare sei allunaggi nell'arco di tre anni (dal 1969 al 1972), coinvolgendo parecchie persone e portando avanti una disinformazione prolungata con tutti i rischi connessi di indiscrezioni; se si fosse voluto produrre un falso, sarebbe stato più semplice limitarsi a uno o due allunaggi e poi fermare il programma Apollo: da questo punto di vista, l'incidente dell'[[Apollo 13]] sarebbe stata un'ottima scusa per fermare tutto il programma.