Pomponio Gaurico: differenze tra le versioni

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==Biografia==
[[File:Pomponio Gaurico (1482-1530).png|thumb]]
Nato in uno dei "casali" dell'allora contea di Giffoni da Cerelia e Bernardino (''grammaticus'' dell'epoca), seguì probabilmente il padre nei suoi frequenti viaggi. Nel 1498 era a [[Barletta]] da dove s'imbarcò per [[Costantinopoli]]; poi raggiunse il fratello Luca allo [[Università di Padova|Studio di Padova]]. Qui si dedicò anche alla [[scultura]] (bronzistica), di questo periodo rimane il trattato ''De sculptura'' edito il 25 dicembre 1504 presso la stamperia di Filippo Giunta in Firenze, ma finito di scrivere molto probabilmente entro il 1503<ref>VglCf. Brockhaus, Heinrich (a cura di), ''Pomponius Gauricus. De sculptura'', Leipzig 1886, p. 3.</ref>. L'opera, scritta in un latino elegante e arricchito di termini greci, è dedicata ad Ercole, duca di Ferrara. L'impostazione evidenzia un'impostazione platonica e analogie con i problemi di retorica.<ref>"Le Muse", De Agostini, Novara, 1965, vol. 5, pag. 187</ref>
 
A Padova non terminò gli studi e dal 1510 al 1512 fu probabilmente a [[Roma]] col fratello Luca, ormai [[astrologia|astrologo]] affermato. Insegnò [[lingua greca antica|greco]] e [[lingua latina|latino]] all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]] tra il 1512 e il 1519.