Blog: differenze tra le versioni

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Giocando con la parola WebLog, ha creato la frase We Blog (o anche Wee Blog).<ref>{{Cita web|url=http://peterme.com/index.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/19991013021124/http://peterme.com/index.html|dataarchivio=13 ottobre 1999|titolo=Peterme.com|cognome=Merholz|nome=Peter|editore=[[Internet Archive]]|anno=1999|accesso=5 giugno 2008}}</ref>.
 
In questaquegli frase veniva utilizzatoanni, il termine ''weblog'' o ''blog'' con cui ci si riferiva esclusivamentegeneralmente a liste di link, o meglio a commenti a liste di link (un tipo di informazione molto utile per gli utenti prima della diffusione dei motori di ricerca); oggi siti di questo tipo sono praticamente quasi tutti inattivi. Nel [[2001]] è divenuto di moda anche in Italia, con la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog; tra i più utilizzati: [[Blogger (piattaforma)|Blogger]], [[AlterVista]], [[wordpress.com]], [[blogsome]], Il Cannocchiale, [[Io Bloggo]], [[Blogdrops]], [[Noiblogger]], [[Libero (portale)|Libero]], [[LiveJournal]], [[Windows Live Spaces]], [[MySpace]], [[Skyrock]].
 
Tra il [[2002]] e il [[2007]] i blog godono di un periodo di grande fortuna comunicativa, addirittura di sopravvalutazione perché ritenuti fortemente rivoluzionari dal punto di vista della comunicazione e dei rapporti sociali: [[Giuseppe Granieri]] addirittura parla di ''Generation blog'' (generazione blog) intitolando così un suo libro. Nel [[2004]] in Italia viene pubblicato il libro ''La notte dei blogger - la prima antologia dei nuovi narratori della rete'' (Lipperini) però è un caso isolato in quanto i post di blog trovano spazio quasi esclusivamente sul web e non vengono riproposti su prodotti cartacei.
 
Tra il [[2009]] e il [[2010]] si avverte o comunque si teme una crisi dei blog, questo soprattutto a causa dell'immenso successo dei nuovi [[social network]]; anche se si ritiene che, soprattutto per quanto riguarda i blog tematici, i social network come [[Facebook]] e [[Twitter]] non siano adatti a rispondere all'esigenza del lettore dei blog in quanto certi tipi di post, caratterizzati da una particolare lunghezza, necessitano di un particolare formato di lettura. Il motivo per cui i blog si sonodiffusero così diffusitanto è da ricercare in più fattori: dall'esibizione pubblica della propria vita privata alla creazione di testi complessi e specifici; alla base della diffusione c'è a ogni modo la caratteristica della condivisione. Al 16 febbraio [[2011]] ci sono più di 156&nbsp;milioni di blog pubblici in essere.<ref>{{Cita web|url=http://www.blogpulse.com/|titolo=BlogPulse|data=16 febbraio 2011|editore=The Nielsen Company|accesso=17 febbraio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070607070231/http://www.blogpulse.com/|dataarchivio=7 giugno 2007}}</ref>.
 
==Descrizione==