Gaio Claudio Nerone: differenze tra le versioni

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Nel [[207 a.C.]] venne eletto console insieme a [[Marco Livio Salinatore]] e con il suo collega sconfisse i [[cartagine]]si sulle rive del [[Battaglia del Metauro|Metauro]], uccidendo il loro comandante Asdrubale, fratello di [[Annibale]]. La vittoria, che fu subito considerata la svolta definitiva nella guerra e che probabilmente salvò Roma, diede grande lustro al nome di Nerone e lo consacrò tra i salvatori dell'Urbe.<ref name="Scullard283"/>
{{citazione|Quid debeas, o Roma, Neronibus,<br />Testis Metaurum flumen et Hasdrubal<br />Devictus.|[[Orazio]], [[Odi (Orazio)|Carmina]], iv}}
 
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|carica = ''[[Consoli repubblicani romani|<span style="color:#FFA257;">Fasti consulares</span>]]''
|immagine = Consul et lictores.png
|periodo = ([[207 a.C.]])<br />con [[Marco Livio Salinatore]] II<ref name="Scullard283">{{cita|Scullard 1992|vol. I, p. 283}}. </ref>
|precedente = [[208 a.C.]]<br />[[Marco Claudio Marcello]] V<br />e<br />[[Tito Quinzio Peno Capitolino Crispino (console 208 a.C.)|Tito Quinzio Peno Capitolino Crispino]]
|successivo = [[206 a.C.]]<br />[[Quinto Cecilio Metello]]<br />e<br />[[Lucio Veturio Filone (console 206 a.C.)|Lucio Veturio Filone]]
|note=<references/>
}}
{{Seconda guerra punica}}