Collezione Gurlitt: differenze tra le versioni

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La '''Collezione Gurlitt''' era una raccolta di circa 1.500 [[opera d'arte|opere d'arte]] ottenute dal defunto [[mercante d'arte]] [[Germania|tedesco]] [[Hildebrand Gurlitt]] ([[1895]]-[[1956]]) che passò dapprima a sua moglie Helene e, in seguito alla morte di quest'ultima, al figlio [[Cornelius Gurlitt (collezionista d'arte)|Cornelius Gurlitt]], che morì nel [[2014]].
 
La collezione attrasse l'interesse internazionale nel [[2013]], quando fu annunciata dai media come la sensazionale scoperta del 2012 del bottino [[Nazionalsocialismo|nazista]], a seguito di un'azione legale da parte di alcuni funzionari di [[Augusta (Germania)|Augusta]] che abebanoavevano indagato nell'appartamento di Cornelius Gurlitt con il sospetto (in seguito rivelatosi falso) che questi fosse un [[evasione fiscale|evasore fiscale]]. Le autorità tedesche sequestrarono l'intera collezione, questo sebbene Gurlitt non fosse stato arrestato. Gurlitt fece diverse richieste affinché gli venissero restituite le opere con la motivazione che non aveva commesso alcun crimine, ma alla fine accettò che la collezione rimanesse nell'ufficio del Procuratore per la valutazione affinché fosse possibile identificare eventuali opere saccheggiate durante l'[[Germania nazista|era nazista]]. Nel 2014 venne raggiunto un nuovo accordo secondo il quale la collezione sarebbe dovuta essere restituita a Gurlitt. Tuttavia, egli morì poco dopo, lasciando tutte le sue proprietà (tra cui una casa e opere aggiuntive conservate nella sua residenza a [[Salisburgo]], in [[Austria]]) al ''[[Kunstmuseum Bern|Kunstmuseum]]'' di [[Berna]] ([[Svizzera]]), che accettò di custodire la collezione (a eccezione delle opere sospettate di essere state saccheggiate) nel novembre 2014. Hildebrand Gurlitt, che aveva raccolto la collezione, era sospettato di aver occultato un certo numero di oggetti rubati e, potenzialmente, opere acquisite in dubbie circostanze durante la [[seconda guerra mondiale]] e il periodo precedente alla Germania nazista, oltre a quelle acquisite legittimamente e/o tramandate attraverso la sua famiglia; la provenienza di una buona parte delle opere è ancora oggi oggetto di indagine.
 
La collezione contiene, tra i tanti, esemplari di [[vecchio maestro|vecchi maestri]], dipinti [[impressionismo|impressionisti]], [[cubismo|cubisti]] ed [[espressionismo|espressionisti]], [[disegno|disegni]] e [[stampa (arte)|stampe]] di artisti come [[Claude Monet]], [[Pierre-Auguste Renoir]], [[Paul Cézanne]], [[Paul Gauguin]], [[Henri Matisse]], [[Eugène Delacroix]], [[Henri de Toulouse-Lautrec]], [[Franz Marc]], [[Marc Chagall]], [[Édouard Manet]], [[Camille Pisarro]], [[Auguste Rodin]], [[Otto Dix]], [[Edvard Munch]], [[Gustave Courbet]], [[Max Liebermann]], [[Wassily Kandinsky]] e [[Paul Klee]], nonché opere di membri della famiglia Gurlitt che erano essi stessi degli artisti.