Mostra internazionale d'arte cinematografica: differenze tra le versioni

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La sperata rinascita vera e propria arriva nel [[1979]], grazie al nuovo direttore [[Carlo Lizzani]], deciso a rilanciare l'immagine ed il valore che la mostra aveva perduto nell'ultimo decennio. Quella del 1979 fu l'edizione che gettò le fondamenta per il recupero del prestigio internazionale, operazione che sarà poi portata a termine a tutti gli effetti solo nel decennio successivo. Con la sua preziosa esperienza di [[regista]], Lizzani diede una svolta che partì dal nome, chiamando la rassegna con un semplice e sobrio '''Mostra Internazionale del Cinema'', anziché Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, la denominazione che mantiene ancora oggi.
 
DecisoOrientato ad offrire un'immagine più moderna e pronta della mostra, il neo-direttore formò un comitato di esperti per aiutarlo a selezionare le opere e a dare ancor più una svolta al festival. Tra i collaboratori figurano personaggi di spicco dell'ambiente culturale italiano, ma non solo, dell'epoca, tra i quali [[Alberto Moravia]], [[Cesare Giuseppe De Michelis]]<ref name="Annuario 1978, Venezia 1979 pag. 480">Annuario 1978, Venezia1979 pag. 480</ref>, [[Roberto Escobar]], [[Giovanni Grazzini]], [[Enzo Scotto Lavina]] e [[Paolo Valmarana]]. Come "vice" e più stretto consigliere, Lizzani portò a [[Venezia]] [[Enzo Ungari]].
 
Molto interessante fu l'iniziativa che portò un gran numero di divi ed attori di prestigio per una discussione dal titolo "Gli anni '80 del cinema", la quale diede il "la" al dibattito critico sul cinema e sulle nuove tecnologie emergenti, venute alla ribalta soprattutto grazie a ''[[Guerre stellari (film)|Guerre stellari]]'' ([[1977]]) di [[George Lucas]] (non presentato a [[Venezia]]), le quali furono di basilare importanza in quella fase di transizione della cinematografia mondiale e assunsero un peso via via sempre maggiore sino ai giorni nostri.