Basilica di Superga: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pcastellina (discussione | contributi)
Pcastellina (discussione | contributi)
Riga 75:
 
La fama di architetto Juvarra la ottenne con la venuta del duca Vittorio Amedeo Il in [[Sicilia]], divenne "architetto della real casa". Quando Vittorio Amedeo II, dopo aver assunto il titolo di [[re]], lasciò definitivamente l'isola ([[1714]]), portò con sé a Torino anche l'abate Juvarra. A Torino l'attività dello Juvarra assume un ritmo frenetico e travolgente e si manifesta nelle linee architettoniche di molti edifici cittadini e dei dintorni. Non si limitò a lavorare solo per i [[Casa Savoia|Savoia]], ma lasciò l'impronta del suo estro e della sua abilità in tutta l'Italia e anche all'estero.
 
L’Abate don Filippo Juvarra, figlio di una famiglia di orafi, nacque a Messina nel 1678, ereditando il gusto sopraffino dell’ornamento, del particolare, nell’architettura ardita e geniale. Era suddito spagnolo e già a 21 anni diede prova della sua versatile abilità nel creare le decorazioni e le architetture per celebrare e festeggiare la proclamazione di re Filippo V. Si ritrovò suddito del regno sabaudo, quando nel 1713, il trattato di Utrecht sancì la fine della guerra di Successione spagnola portando la Sicilia sotto il dominio piemontese.
 
==== Lo scavo del colle ====