Bernardetto di Antonio de' Medici: differenze tra le versioni

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Magistrato dei priori nel [[1436]], venne inviato in [[Lombardia]] nel [[1438]] in qualità di commissario alla corte di [[Francesco Sforza]], comandante dei veneziani ed alleato coi fiorentini.
 
L'anno seguente fu inviato, assieme a [[Neri di Gino Capponi (1388-1457)|Neri Capponi]], in qualità di commissario dell'esercito fiorentino schierato nel [[Casentino]] contro [[Niccolò Piccinino]], al soldo dei [[signori di [[Milano]]. Partecipò alla [[battaglia di Anghiari]], ritornando da vincitore a Firenze ed accolto con tutti gli onori. Nel [[1447]] fu eletto [[gonfaloniere]] della Repubblica di Firenze. Alla morte di [[Filippo Maria Visconti]], [[Alfonso V d'Aragona]] pretese di essere eletto duca di Milano e nel [[1448]] entrò in Toscana, pretendendo di togliere Firenze dalla loro alleanza. Bernardetto nell'occasione venne inviato come commissario al campo del re di Napoli assieme a [[Giannozzo Pitti]], che costrinsero Alfonso a ritirarsi. Quando nel [[1452]] la Toscana venne nuovamente invasa dagli aragonesi, il 'de Medici fu nuovamente incaricato di far fronte al nemico.
 
Nel [[1454]] rappresentò Firenze presso [[papa Niccolò V]] affinché portasse la pace tra i principi italiani. Nel suo testamento del [[1465]] indicò che venisse costruita, nella [[Basilica di San Lorenzo (Firenze)|basilica di San Lorenzo]] a Firenze, una [[cappella]] per sè e per la propria famiglia.<ref>[https://books.google.it/books?id=tWxdAAAAcAAJ&pg=PA192&lpg=PA192&dq=cappella+s.+anna%2Bbasilica+san+lorenzo+firenze&source=bl&ots=6QNIhtNJa5&sig=KXHHZC8CfjTxSNB_6hfY6G8zNe8&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwju-sfv2pzeAhVM3RoKHWL2AFY4ChDoATAAegQICRAB#v=onepage&q=cappella%20s.%20anna%2Bbasilica%20san%20lorenzo%20firenze&f=false Memorie istoriche della basilica di San Lorenzo di Firenze, Volume 3.]</ref>