Fai da te: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il programma televisivo|Fai da te facile|Fai da te}}
Il termine '''fai da te''', anche riportato con la grafia '''fai-da-te''' (dall'[[lingua inglese|inglese]] ''do it yourself'', abbreviato con l'[[acronimo]] ''DIY''), indica una qualsiasi attività eseguita per conto proprio e senza la partecipazione di terzi.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/fai-da-te/|titolo=fài da té|accesso=13 maggio 2019|lingua=en}}</ref> La ricerca accademica descrive il fai da te come un comportamento in cui "gli individui impegnano materiali e parti grezze e semi-grezze per produrre, trasformare o ricostruire beni materiali, inclusi quelli estratti dall'ambiente naturale (ad esempio, l'abbellimento di terreni)". L'etica del fai da te può essere scatenata da varie motivazioni che possono essere dovute a [[economia di mercato|esigenze di mercato]] (vantaggi economici, mancanza di disponibilità del prodotto, mancanza di qualità nel prodotto, necessità di personalizzazione) e miglioramento dell'[[identità (scienze sociali)|identità]] dello stesso (artigianato, empowerment, ricerca della comunità, unicità).
 
Il termine fai da te venne associato ai consumatori almeno dal [[1912]] principalmente nel settore delle attività di miglioramento domestico e di manutenzione.<ref>{{cita web|url=http://muse.jhu.edu/article/2269|titolo=Do-It-Yourself: Constructing, Repairing and Maintaining Domestic Masculinity|accesso=13 maggio 2019|lingua=en}}</ref> Tuttavia, la parola entrò in uso comune (nel suo equivalente inglese ''do it yourself'') negli [[anni 1950|anni cinquanta]], in seguito all'emergere del bisogno di vari individui di creare o migliorare in modo creativo ed economico il proprio ambiente domestico e altri piccoli progetti artigianali e di costruzione.