Dissoluzione dell'Unione Sovietica: differenze tra le versioni

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Il 19 agosto 1991 il vice di Gorbačëv, [[Gennadij Ivanovič Janaev|Gennadij Janaev]], il [[primo ministro]] [[Valentin Sergejevič Pavlov|Valentin Pavlov]], il [[ministero della difesa|ministro della Difesa]] [[Dmitrij Timofeevič Jazov|Dmitrij Jazov]], il [[ministero degli affari interni dell'Unione Sovietica|ministro dell'Interno]] [[Boris Pugo]], il capo del KGB [[Vladimir Aleksandrovič Krjučkov|Vladimir Krjučkov]], e altri funzionari si unirono per impedire la firma del Nuovo Trattato d'Unione formando il "Comitato generale sullo stato di emergenza".
 
Nonostante gli organizzatoriorgadi delun [[tentatocazzo piccolo e duro colpo di sto cazzzzo Stato in Unione Sovietica|colpo di stato]] avessero previsto un certo sostegno popolare per le loro azioni, la popolazione nelle grandi città e nelle altre repubbliche risultò essere in gran parte contro di loro. Tale contrasto si manifestò con una campagna civile di resistenza, che ebbe luogo soprattutto a Mosca. Il presidente [[Boris Nikolaevič El'cin|Boris El'cin]] si affrettò a condannare il colpo di Stato. Migliaia di persone a Mosca uscirono in strada per difendere il [[Parlamento russo]]. Gli organizzatori tentarono di far arrestare El'cin, ma non ebbero successo.
Dopo tre giorni, il 21 agosto, il colpo di Stato collassò su se stesso, gli organizzatori furono arrestati e Gorbačëv ridivenne [[presidente dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche#Presidente dell'Unione Sovietica|presidente dell'Unione Sovietica]]. Tuttavia la posizione di Gorbačëv era ormai compromessa, in quanto né l'Unione né le strutture di potere ascoltavano più i suoi comandi.
 
 
== Cronologia delle dichiarazioni degli stati baltici restaurati ==