Gustavo Colonnetti: differenze tra le versioni

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|firma =
}}
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{{Bio
|Nome = Gustavo
|Cognome = Colonnetti
|Sesso = M
|LuogoNascita = Torino
|GiornoMeseNascita = 8 novembre
|AnnoNascita = 1886
|LuogoMorte = Torino
|GiornoMeseMorte = 20 marzo
|AnnoMorte = 1968
|Epoca = 1900
|Attività = ingegnere
|Attività2 = matematico
|Attività3 = politico
|Nazionalità = italiano
}}
 
==Vita e opere==
 
Allievo di [[Camillo Guidi]], nel [[1908]] si laureò in ingegneria civile presso la [[Politecnico di Torino|Scuola d'Applicazione per Ingegneri di Torino]], e nel [[1911]] in Matematica con [[Corrado Segre]]. Nel [[1910]] conseguì la libera docenza in [[scienza delle costruzioni]], nel 1911 divenne [[professore]] straordinario di [[meccanica applicata]] alle costruzioni e alle macchine alla Scuola Superiore Navale di [[Genova]]. Nel [[1914]] si trasferì alla Cattedra di meccanica applicata alle costruzioni presso la Scuola di Ingegneria di [[Pisa]], divenendone direttore nel [[1918]]. Nel [[1920]] si trasferì a Torino, come professore ordinario di ''[[meccanica razionale]] e superiore'', divenendo direttore del Politecnico dal [[1922]] al [[1925]]. Nel [[1928]] successe al suo maestro Camillo Guidi alla cattedra di ''Scienza delle Costruzioni'' e divenne Direttore del Laboratorio sulla resistenza dei materiali.
 
Fu direttore del ''Centro Studi sui Materiali da Costruzione'' e tra i promotori della fondazione e dell'''Istituto Dinamometrico Italiano'' di Torino, in seguito accorpato all'Istituto di Metrologia del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]]. Colonnetti era membro dell'[[Azione Cattolica]] e dal [[1936]] accademico pontificio. Rifiutò sempre di iscriversi al [[partito fascista]] e durante gli anni della [[Repubblica Sociale Italiana|Repubblica Sociale]] per evitare persecuzioni politiche espatriò clandestinamente, nel 1943, in [[Svizzera]] fondando e dirigendo a [[Losanna]], su incarico della Confederazione Elvetica, una scuola universitaria per rifugiati italiani, permettendo, con assistenza morale e materiale, ai migliori studenti rifugiati italiani di proseguire studi poi riconosciuti in Italia. In questo fu egregiamente aiutato dall'opera della moglie Laura Badini Confalonieri. Durante il periodo trascorso in [[Svizzera]] collaborò alla ''[[Gazzetta ticinese]]'' con lo pseudonimo di "Etegonon", scrivendo articoli su temi politici.