Rosso corsa: differenze tra le versioni

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Il '''rosso corsa''' è una particolare gradazione di [[rosso]], stabilita dalla [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]], che veniva applicata alle auto [[italia]]ne nelle corse automobilistiche.<ref name="colori-a">{{cita|Ahlbom, Hentzel, Lidman|p. 746|titolo=Motorsport}}</ref> Sebbene non sia mai stato codificato ufficialmente, il consenso di massima lo identifica nel [[Pantone]] 185 C.<ref>{{cita web |url=https://rearviewprints.com/magazine/ferrari-red/ |titolo=Ferrari Red Pantone |accesso=16 maggio 2018}}</ref>.
 
== Storia ==
Fin dagli anni venti del XX secolo le automobili da corsa italiane abbandonarono il colore [[nero]] per adottare il rosso, secondo lo schema stabilito dall'associazione che in seguito sarebbe diventata la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]]; tra le nazioni più importanti, venne assegnato il [[blu]] (''Bleu de France'') alle auto [[Francia|francesi]],<ref name="colori-a"/> il [[bianco]] — e successivamente l'[[Frecce d'argento|argento]] — alle [[Germania|tedesche]],<ref name="colori-a"/> il [[verde]] (''British racing green'') alle [[Regno Unito|britanniche]],<ref name="colori-a"/> il biancoblù — con ''racing stripes'' — alle [[Stati Uniti d'America|statunitensi]],<ref>{{cita news|lingua=en|titolo=The colour in racing|pubblicazione=Road & Track|anno=1960|url=http://www.miata.net/misc/racecolor.html}}</ref> il biancorosso alle [[giappone]]si e, come accennato, il rosso alle italiane.<ref name="colori-a"/> [[Alfa Romeo]], [[Lancia (azienda)|Lancia]], [[Maserati]] e in seguito [[Ferrari]] verniciarono quindi con questo colore le loro vetture da competizione, affinché il pubblico potesse distinguere le squadre italiane che gareggiavano nei campionati automobilistici.
 
Nacquero ben presto delle varianti specifiche in seno alle diverse case italiane: il ''rosso Ferrari'' è definito in una tonalità più chiara,<ref name="99Colors"/>, il ''rosso Alfa'' assume una tonalità più scura, mentre ancor più differenti appaiono il ''rosso Montebello'' di Lancia, tra l'[[Amaranto (colore)|amaranto]] e il [[Granata (colore)|granata]] — e in seguito abbinato a una sottile banda gialloblù richiamante le insegne comunali [[Torino|torinesi]] —, e il ''rosso Maserati'' quasi tendente al [[marrone]].
 
La nazionalità, e quindi il colore ad essa associato, non era determinato dal paese in cui il veicolo viene costruito né dalla nazionalità dei piloti, ma da quella della scuderia che iscrive il veicolo. Ad esempio, una [[Ferrari 156 F1]] in livrea [[Giallo|gialla]] venne iscritta privatamente e guidata dal [[Belgio|belga]] [[Olivier Gendebien]] al [[Gran Premio del Belgio 1961]]; Gendebien arrivò quarto dietro ad altre tre 156 rosse, iscritte ufficialmente dall'italiana [[Scuderia Ferrari]] ma portate in pista dagli statunitensi [[Phil Hill]] e [[Richie Ginther]], e dal tedesco [[Wolfgang von Trips]].