Anterivo: differenze tra le versioni

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Antereu, oggi Anterivo in italiano ed Altrei in tedesco, viene citato come insediamento per la prima volta in documenti nell'anno [[1321]] d.C.
Anterivo è l'ultimo bastione degli insediamenti tedeschi ad est dell'Adige, che si ebbero proprio nel [[1321]] con i provvedimenti principeschi del duca [[Enrico di Carinzia e Tirolo]], che conferì al suo [[vassallo]] Gottschalk di [[Bolzano]], suo giudice ad [[Egna]], il diritto di insediare 10 masi ad Anterivo tramite i suoi coloni tirolesi.<ref>Franz Huter, ''Archivberichte aus Altrei und Truden'', in «Veröffentlichungen des Museums Ferdinandeum», 8 (Festschrift zu Ehren Oswald Redlichs), Innsbruck, Wagner, 1928, pp. 121ss.</ref> Fino alla [[prima guerra mondiale]] il comune apparteneva alla ''[[Magnifica Comunità di Fiemme]]'' di [[Cavalese]].
 
Nel [[1919]] il [[re d'Italia|regio]] [[governo italiano]] lasciò amministrativamente il comune di Anterivo nel [[distretto]] di [[Cavalese]], e quindi nella [[provincia di Trento]], ma nel [[1947]], dopo la [[seconda guerra mondiale]], il comune passò nel distretto e nella [[provincia di Bolzano]]. Secondo il [[censimento]] [[Italia|nazionale]] del [[1951]], il paese contava 435 abitanti.
Nel primo [[censimento]] [[Italia|italiano]] del [[1921]], fra gli allora 402 abitanti di Anterivo, solo nove furono specificati come cittadini di [[lingua italiana|lingua]] [[lingua madre|materna]] [[Italia|italiana]], ed oggi sono un terzo della popolazione comunale.
 
===Stemma===