Universally unique identifier: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Errore ortografico.
Definito un link a una voce di Wikipedia già esistente
Riga 6:
Lo scopo dell'UUID è di abilitare un sistema distribuito all'identificazione di informazioni in assenza di un sistema centralizzato di coordinamento. In questo contesto la chiave univoca dovrebbe implicare "l'univocità" pratica senza "garantirla". Il fatto che le chiavi siano in numero finito implica che due entità potrebbero avere la stessa chiave identificativa. In pratica, l'ampiezza dello spazio delle chiavi e il loro processo di generazione offrono sufficienti garanzie che la stessa chiave non venga assegnata a due entità differenti. Chiunque può creare un UUID e usarlo con ragionevole probabilità che non venga usato da nessun altro. Le informazioni associate all'uuid possono essere in seguito combinate in un singolo database senza necessità di dover risolvere eventuali conflitti.
 
Uno dei più diffusi usi di questo standard è nel Microsoft's globally unique identifiers ([[GUID|GUIDs]]). Altri usi significativi includono i [[file system]] Linux [[ext2]]/[[ext3]], [[LUKS]] (un sistema di criptazione delle partizioni), [[GNOME]], [[KDE]] e [[macOS]]. Tutti questi sistemi implementano derivazioni della libreria uuid che si può trovare nel pacchetto [[e2fsprogs]] (Ext2 Filesystems Utilities).
 
UUID è documentato come parte dell'ISO/IEC 11578:1996 "Information technology – Open Systems Interconnection – Remote Procedure Call (RPC)" e più recentemente in ITU-T Rec. X.667 | ISO/IEC 9834-8:2005. L'[[IETF]] ha pubblicato Standards Track RFC 4122 che è tecnicamente identico all'ITU-T Rec. X.667 | ISO/IEC 9834-8.