Relazione di equivalenza: differenze tra le versioni

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Nel caso in cui un insieme ha qualche struttura addizionale preservata dalla relazione (ad esempio [[Algebra|algebrica]]: si veda a proposito la voce "[[relazione di congruenza]]"), il relativo quoziente diventa un oggetto dello stesso tipo in modo naturale; la [[funzione (matematica)|funzione]] che manda <math>a</math> in <math>[a]</math> è allora un [[epimorfismo]].
 
L'espressione "a meno di" inserita in un contesto matematico presuppone l'esistenza di un'equivalenza, e sta a indicare che i membri di una stessa classe vengono considerati una sola entità nella trattazione, a meno appunto di differenze che in quella sede non interessano; solo quelle tra classi di oggetti (che vengono trattati come singoli elementi) sono rilevanti. Ad esempio, in [[geometria proiettiva]] dire che un punto determina univocamente un setinsieme di [[coordinate omogenee]] "a meno di proporzionalità", vuol dire che tale punto individua un'intera classe di coordinate che differiscono solo per un coefficiente proporzionale, e che ogni membro di quella classe è ugualmente valido per descrivere il punto. Soprattutto in [[aritmetica modulare]], ma anche in altri settori, è spesso usato il termine "modulo" come sinonimo del precedente: un esempio potrebbe essere la frase «3 ''modulo'' 2», che sta a indicare tutti i naturali che differiscono da 3 per un multiplo di 2 (essenzialmente tutti i numeri dispari), oppure «la classe dei [[Cammino (topologia)|cammini]] a valori in <math>X</math> ''modulo'' l'[[omotopia]]».
 
=== Esempio di applicazione ===