Bonaventura da Bagnoregio: differenze tra le versioni

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Il suo obiettivo principale fu quello di conservare l'unità dei Frati Minori, prendendo posizione sia contro la corrente spirituale (influenzata dalle idee di Gioacchino da Fiore e incline ad accentuare la povertà del francescanesimo primitivo), sia contro le tendenze mondane insorte in seno all'Ordine. Favorevole a coinvolgere l'Ordine francescano nel ministero pastorale e nella struttura organizzativa della Chiesa, nel Capitolo generale di [[Narbona]] del [[1260]] contribuì a definire le regole che dovevano guidare la vita dei suoi membri: le Costituzioni, dette appunto ''Narbonensi''. A lui, in questo Capitolo, venne affidato l'incarico di redigere una nuova biografia di [[san Francesco d'Assisi]] che, intitolata ''[[Leggenda maggiore|Legenda Maior]]'', diventerà la biografia ufficiale nell'Ordine.
 
In modo analogo a Tommaso d'Aquino che rifiutò ripetutamente la proposta di essere nominato Arcivescovo di Napoli, nel [[1265]] fu nominato [[Antica Arcidiocesi di York#Cronotassi|Arcivescovo di York]] dal neoeletto [[papa Clemente IV]] (mai beatificato), incarico che, dopo numerose richieste al Sommo Pontefice, gli fu consentito di lasciare l'anno seguente<ref name = "Storia eccles. salesiana">{{cita libro | autore = [[Giovanni Bosco|G. Bosco]] | url = https://archive.org/details/bub_gb_Zw_7Eu6vMYMC/page/n287 | titolo = Storia ecclesiastica ad uso della gioventù utile ad ogni grado di persone | editore = Libreria Salesiana Editore | lingua = it | città = Torino | anno = 1904 | pagina = 284 | urlarchivio = https://archive.fotoday/gMQzK20181104220236/https://archive.org/stream/bub_gb_Zw_7Eu6vMYMC/bub_gb_Zw_7Eu6vMYMC_djvu.txt | dataarchivio = 4 Novembrenovembre 2018 | urlmorto = no | accesso = 4 novembre 2018 }}, con l'approvazione del card. [[Lorenzo Gastaldi]], arcivescovo di Torino</ref>. [[File:Bonaventura - Legenda maior, MCCCCLXXVII adi VI del mese de februario e stata impressa questa opera - 2360911 ib00890000 Scan00008.jpg|thumb|Incipit del ''Legenda maior'']]
Infatti il Capitolo generale successivo, del 1263 (Pisa), approvò l'operà composta dal Ministro generale; mentre il Capitolo del 1266, riunito a [[Parigi]], giunse a decretare la distruzione di tutte le biografie precedenti alla ''[[Leggenda maggiore|Legenda Maior]]'', probabilmente per proporre all'Ordine una immagine univoca del proprio fondatore, in un momento in cui le diverse interpretazioni fomentavano contrapposizioni e conducevano verso la divisione.<ref>Grado Giovanni Merlo, ''Storia di frate Francesco e dell'Ordine dei Minori'', in Maria Pia Alberzoni, ''et al.'', ''Francesco d'Assisi e il primo secolo di storia francescana'', Torino, Einaudi, 1997. pp. 28-30.</ref>