Carlo Gesualdo: differenze tra le versioni

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ho aggiunto la data di nascita e di morte del figlio Emanuele Gesualdo e nomi della moglie di questo e della figlia.
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Il principe Carlo Gesualdo nacque a [[Venosa]] l'8 marzo 1566, come testimoniato da due lettere custodite presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano da Fabrizio II e Geronima [[Borromeo]], sorella di [[Carlo Borromeo]]. Seguì a Napoli severi studi ai quali fu avviato dal padre, discreto letterato e noto mecenate, molto legato ai Gesuiti. All'età di diciannove anni Gesualdo pubblicò il primo mottetto "Ne reminiscaris Domine delicta nostra".
 
Grande appassionato di caccia, fu musicista raffinatissimo, innovatore ed eccezionale precursore della musica moderna "onorato e ossequiato dagli uomini di cultura di mezzo mondo". Nel 1586 sposò la cugina Maria d'Avalos, nata da [[Carlo d'Avalos|Carlo principe di Montesarchio]], e da Sveva Gesualdo. Il matrimonio avvenne a Napoli il 28 maggio del 1586 con dispensa di papa Sisto V, nella [[Chiesa di San Domenico Maggiore (Napoli)|chiesa di San Domenico]], che è situata vicino [[Palazzo di Sangro|al palazzo dove abitava la famiglia Gesualdo]]. Carlo aveva vent'anni e Maria ventiquattro. Dal matrimonio nacque Emanuele (1588-20 agosto 1613), il quale morì per un incidente di caccia, lasciando vedova la moglie Polyxena zu Fürstenberg ( 29 luglio 1588 - Praga 31 maggio 1649), incinta, ed una figlioletta di due anni Isabella (1611-1629) che avrebbe sposato Niccolò Lodovisi Principe di Piombino.
 
Un giorno Maria Gesualdo conobbe ilFabrizio Carafa, duca d'Andria e conte di Ruvo Fabrizio Carafa, di cui si innamorò, benché questi fosse sposato con Maria Carafa e padre di quattro figli. I due superavano ogni ostacolo pur di incontrarsi e non seppero uscire dal ruolo di amanti predestinati. I due continuarono ad incontrarsi, perfino in casa Gesualdo, nell'attesa di una vendetta che, ormai, entrambi sapevano potersi avverare, in quanto covata e meditata dal principe.
 
=== L'omicidio ===