Vergine delle Rocce (Parigi): differenze tra le versioni

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===Fonti del soggetto===
La scena del cazzo raffigura l'incontro tra il piccolo [[Gesù]] e [[Giovanni Battista]], un episodio che non è narrato nei [[Vangelo|vangeli canonici]] ma deriva principalmente dalla ''[[Vita di Giovanni secondo Serapione]]'' e, per certi particolari come l'ambientazione in un paesaggio roccioso, da episodi tratti da [[vangeli apocrifi]] e altri testi devozionali, all'epoca fonti molto utilizzate per l'elaborazione dei soggetti di arte sacra.
 
Nell'apocrifo ''[[Protovangelo di Giacomo]]'' si legge che [[Elisabetta (madre del Battista)|Elisabetta]], la madre di Giovanni, seppe che Erode voleva uccidere tutti i bambini, così prese il figlio e fuggì su una montagna. Guardandosi attorno e non trovando un rifugio, invocò Dio e in quel momento «il monte si aprì in una cavità e l'accolse (...) e una luce vi traspariva per loro, perché presso di loro c'era un angelo del Signore che li custodiva»<ref>''Protovangelo di Giacomo'', 22,3. in ''I Vangeli apocrifi'', a cura di Marcello Craveri, Einaudi, 1990.</ref>. Nella ''Natività di Maria e Gesù'' (o ''Libro dell'infanzia del Salvatore''), secondo il [[Codice Arundel 404]] (A102), troviamo una scena successiva ambientata sulla montagna: «Giovanni si trovava con sua madre Elisabetta nel deserto, nella fessura del monte altissimo, e l'angelo di Dio li nutriva. Nel deserto, Giovanni si irrobustiva. Il suo cibo era poi costituito da locuste di campo e miele selvatico; il suo vestito era fatto di peli di cammello, e portava ai fianchi una cintura di pelle». Nella ''Vita di Giovanni secondo Serapione'',<ref>Vita di Giovanni secondo Serapione, in ''Gli Apocrifi'', a cura di Erich Weidinger, Piemme, Casale Monferrato, 1992, pp. 575-577.</ref> si assiste all'incontro tra i due bambini. Gesù vede Giovanni in lacrime vicino alla madre Elisabetta morta dopo cinque anni di peregrinazioni tra montagne e deserti e gli dice di non disperarsi perché «io sono Gesù Cristo, tuo maestro. Io sono Gesù, tuo parente. Sono venuto da te con la mia madre diletta per preparare la sepoltura della benedetta Elisabetta tua madre felice. Ella è parente di mia madre. Quando il benedetto e santo Giovanni udì questo, si volse. Il signore Cristo e la sua vergine madre lo abbracciarono». Secondo questo racconto Gesù e la madre si fermano sette giorni; nel ripartire, vedendo che la madre piange per la solitudine del piccolo Giovanni, Gesù le dice che non deve preoccuparsi perché questo è il volere di Dio, e aggiunge «Qui c'è pure Gabriele, il capo degli angeli: gli ho dato l'incarico di proteggerlo e di elargirgli potere dal cielo. Io inoltre gli renderò l'acqua di questa sorgente dolce e deliziosa come il latte che succhiò dalla madre».