Baia (Bacoli): differenze tra le versioni

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Centro campano sede del più grande impianto della regione per la depurazione di [[mollusca|molluschi]], la fama di Baia è legata soprattutto alla presenza di resti archeologici di notevole valore storico ed artistico.
 
Secondo la leggenda, il suo nome deriva da ''Bajos'', il nocchiere di [[Ulisse]], che qui fu sepolto<ref>A darcene notizia è lo storico e geografo greco [[Strabone]], nella sua opera [[Geografia (Strabone)|Geografia]] (Libro V, 4, 6). Il legame con l'[[Odissea]] è comune peraltro ad altri luoghi vicini, come il [[capo Miseno]]. Ciò può essere messo in relazione con le antiche frequentazioni di epoca [[Civiltà micenea|micenea]], testimoniate dai ritrovamenti ceramici nella vicina [[Ischia (isola)|Ischia]].</ref>; ma, leggende a parte, il nome latino ''Baiae'' è un evidente ipocoristico di ''Balineae'' (‘bagni pubblici’). Come racconta nella sua ''Historia sicula'' Bartolomeo di Neocastro, cronachista messinese vissuto nella seconda metà del Duecento e le cui antiche fonti sembrano esser ormai purtroppo in parte perdute, il primo nome della città, quello greco, fu ''Philopolis'' perché città consacrata alla dea Venere. Fu allora evolutissima, ricca di studi, di arti di ogni genere e di edifici anche sontuosi, finché un giorno iniziò un violento bradisismo e il mare venne a coprire completamente la pianura in cui sorgeva la maggior parte della città; si salvò solo la ristretta parte collinare, in particolare quella che si chiamava ''Peciola'' (cap. CXIV) - nome probabilmente dovuto ad una produzione di pece navale che vi si esercitava - e che oggi corrisponde alle terre retrostanti la masseria Coppola; infatti i vecchi contadini che vivono in quella zona ricordano che, ancora quando essi erano bambini, quel posto era chiamato ''‘a Piola''. In [[impero romano|epoca romana]], come testimoniato dalle ricche [[villa romana|ville]], fu luogo di riposo e di villeggiatura frequentato da patrizi romani. La località era infatti famosa per le sue calde acque [[terme|termali]], ricercate per lusso e per la cura delle malattie<ref>Strabone, Geografia (Libro V, 4, 5).</ref>.
 
==Il complesso archeologico==