Sabei (Yemen): differenze tra le versioni

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{{torna a|Storia dell'antico Yemen|Regno di Saba}}[[Immagine:Map_of_Aksum_and_South_Arabia_ca._230_AD.jpg|upright=1.6|thumb|Regno di Sheba (senape) nel III secolo d.C.]]I '''Sabei''' ({{lang-ar|السَّبَئِيون/السَّبأيون}} ''as-Saba’iyūn/as-Sabaa'yūn'', {{lang-he|סבאים}} ''Saba'im'') furono un antico popolo parlante una lingua sudarabica fiorito nel [[II millennio a.C.]] nel sud della [[penisola Arabica]] (attuale [[Yemen]]). Il loro regno, '''[[regno di Saba|Saba]]''' ({{lang-ar| سَبأ}}'' Sabaa' ''), o '''[[Sheba]]''', fu uno degli antichi regni sud-arabici che prosperarono nella vallata del Bayhan. Come molti altri regni yemeniti, si arricchì grazie al traffico del franchincenso e della mirra, che si usava bruciare in diversi culti religiosi. La capitale era [[Ma'rib]], collocata lungo la rotta mercantile che passava attraverso i regni del [[Hadramawt]], del [[Qataban]] e di [[Ma'in]]. Si arricchirono praticando l'[[agricoltura]] e il commercio di [[spezie]], [[pietre preziose]] e [[profumi]]; per facilitare questi commerci tracciarono piste carovaniere per le loro carovane, che attraversavano la penisola. Furono anche grandi ingegneri, civili e idraulici, nonché ottimi scultori. Benché recenti ritrovamenti archeologici suggeriscano che un semplice sbarramento di terra e una rete di canalizzazioni furono costruite già verso il 2000 a.C. , la costruzione della prima [[diga di Ma'rib]], ebbero inizio tra il 750 a.C. e il 700 a.C., in concomitanza con l'avvio del commercio dell'incenso, e richiesero un secolo all'incirca per essere completati (il Mukarrib Ali Yanuf bin Dhamar Ali ebbe il suo nome scolpito in alcune parti della diga per ricordarne il completamento). Erano principalmente [[politeismo|politeisti]] [[enoteismo|enoteisti]], ovvero adoravano una pluralità di divinità senza disconoscere quelle delle culture a loro più o meno prossime. Il regno di Saba iniziò gradualmente a declinare a causa dell'ascesa del vicino regno di [[Himyar]], con la conquista della capitale [[Ma'rib]] attorno al 115 a.C. Sotto la dominazione dell'Himyar fiorì la cultura indicata anche come neo-Sabea, sopravvissuta fino alla conquista arabo-islamica, che la conobbe sotto il suo nome di ''himyarita''; nel V secolo i neo-Sabei subirono anche la dominazione del [[Axum|negus abissino]] [[Abraha]], in seguito verso il 575 d.C. la [[diga di Ma'rib]] crollò, causando una catastrofe, e la [[Sabei (Harran)|diaspora sabea]] verso la regione mesopotamica, dove aderirono al [[Sabei (Harran)|monoteismo sabeo]]. Prima di questo evento soltanto una piccola parte della popolazione aveva abbracciato l'[[Ebraismo]] o il [[Cristianesimo]], e il profeta arabo [[Maometto]] nella sua predicazione attribuisce all'idolatria la causa della loro rovina (Sura XXXIV). Nel [[VII secolo]] a seguito della conquista islamica dell'Arabia e della disfatta subita dalla profetessa sabea Sajah, anche i Sabei si convertirono in massa all'[[Islam]] cessando di esistere come popolo a sé stante.
 
== Bibliografia ==