Area naturale protetta: differenze tra le versioni

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Sin dall'antichità si intuì che un intero territorio o porzioni di esso doveva essere considerato e utilizzato in maniera diversa perché in possesso di caratteristiche che lo rendevano particolare rispetto ai luoghi circostanti. Secondo alcuni studiosi, l'idea di conservazione di un luogo può risalire a 40.000 anni fa; inoltre, si può ritrovare quest'idea sia nella cultura cristiana che in quella orientale. Dopo l'idea dei "boschi sacri", tipica delle culture romana e celtica, prese piede, nell'[[età carolingia]], una forma di area protetta: la "riserva di caccia", dove veniva praticata l'attività venatoria che era un'arte nobile e simbolica, ma anche utile per prepararsi alle guerre. Durante il [[Medioevo]] si assistette alla costruzione di giardini e alla sua evoluzione con il "parco trecentesco" dove si riscontra una perizia tecnica sempre più raffinata.
 
La svolta vera e propria arrivò nel 1826 quando nel [[Regno delle due Sicilie]] si decise di conservare i boschi di ''Montecalvo'', ''San Vito'' e di Calvi; negli [[Stati Uniti]] nel 1832, la riserva delle [[Hot Springs]] e nel 1853 la riserva di [[Fontainebleau]] in [[Francia]]. Grazie all'influenza del [[Romanticismo]], si cominciò a pensare alla natura come una risorsa estetica e nelle città europee iniziarono ad essere progettati spazi verdi come parte integrante del contesto urbano. Nella seconda metà dell'[[Ottocento]] si aprì il dibattito sull'opportunità di tutelare territori di oggettiva bellezza e ricchezza per sottrarli alla trasformazione e perdita di identità dovuta allo sviluppo degli insediamenti. Nel 1866 si assistette perciò alla nascita dei primi parchi nazionali al mondo, in [[Canada]] del [[Glacier National Park (Canada)|Glacier National Park]] e negli USA dello [[Yellowstone National Park]], con atto ufficiale del 1872; inoltre, vanno ricordati in [[Australia]] il [[Royal National Park]] (1879), quello canadese di [[Parco nazionale Banff|Banff]] (1885), quello didel [[Parco nazionale del Tongariro|Tongariro]] in [[Nuova Zelanda]] (1894) e il [[Kruger National Park]] in [[Sud Africa]] (1898). Con l'arrivo del [[XX secolo]], in Europa si diffuse l'idea che un territorio meritasse attenzione per gli aspetti storici e archeologici oltre che per quelli naturalistici e geologici; fu così che si arrivò alla creazione del parco nazionale svizzero dell'[[Engadina]].
 
Sono notevoli le differenze tra parchi europei e americani; infatti, mentre nel nuovo continente le azioni di conservazione venivano attuate su aree incontaminate e scarsamente popolate, nel vecchio continente le aree da salvaguardare sono fortemente antropizzate. La questione fu affrontata nel 1933 a Londra nel corso della "''Conferenza internazionale per i problemi della protezione della fauna e della flora''" che stabilì che l'uomo doveva entrare in quei luoghi solo con il ruolo di visitatore. Gradualmente, però, venne preso in considerazione l'aspetto economico che permise lo svolgimento delle attività umane compatibili con la protezione dell'area. Dal 1961 l'IUCN pubblica e aggiorna per conto dell'[[ONU]] la ''Lista ufficiale dei parchi nazionali e risorse equivalenti''.