Ficana: differenze tra le versioni

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Man mano che Roma si espande la città di Ficana perde la sua importanza strategica e, tra il IV e III secolo a.C., inizia ad essere sicuramente abbandonata come insediamento urbano. Sullo stesso territorio e intorno nascono però diverse [[villa romana|ville rustiche]] tra la tarda età repubblicana e la prima età imperiale. Indubitabile segno questo che l'area si trasformò più che altro in zona rurale. Durante la prima età imperiale la città era già solamente un ricordo di pochi eruditi.
 
== Ubicazione Archeologia==
{{Sito archeologico
| Nome = Ficana
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| Civiltà = Latina
| Utilizzo = Città
| Stato = ITA
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| Suddivisione2 = {{IT-RM}}
| Suddivisione3 = [[Acilia]] ([[Roma]])
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Ficana era collocata sulla sponda sinistra del fiume [[Tevere]], presso l'attuale [[Acilia]], sulle piccole alture di Monte Cugno, presso la località [[Dragona (Roma)|Monti di San Paolo]]<ref>L'identificazione del Mons Draconis col monte di San Paolo è data da Antonio Nibby, in ''Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' dintorni di Roma'', 1837, Vol. 2. p.42;
l'individuazione del sito si deve alle ricognizioni di Lorenzo Quilici e Stefania Quilici Gigli: {{Cita|Quilici Gigli 1971}}.</ref>, oggi ridotto a una collinetta, ma un tempo più scosceso e posto a dominare strategicamente il fiume. {{Coord|41.798558|12.359453|type:landmark}}
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Il rinvenimento intorno al [[1869]] dell'XI [[pietra miliare|miliario]] della [[via Ostiense]]<ref>{{CIL|6|31585}}.</ref> in località [[Malafede (zona di Roma)|Malafede]], quello di una dedica a ''Mars Ficanus'' nel [[1955]] e gli scavi effettuati in maniera estensiva tra il [[1975]] ed il [[1983]] hanno consentito di identificare con sicurezza il sito dell'antica città latina<ref>{{Cita|Quilici Gigli 1971}}; v. anche {{Cita|Menghi 2003}}.</ref>. L'ultima campagna di scavo, che ha avuto luogo nel 2007, ha messo in luce dodici sepolture orientalizzanti, tra cui spiccano una vera e propria tomba principesca e due sepolture infantili estremamente ricche.
 
Gli scavi condotti a Monte Cugno hanno riportato alla luce un muro di cinta con delle abitazioni e una [[necropoli]] riferibile a un periodo che va dall'[[Periodo orientalizzante|orientalizzante medio]] (circa metà VII secolo a.C. con una sola sepoltura databile alla fase antica del periodo) alla tarda età repubblicana e al primo impero. Non sono attestate, come a Decima, sepolture riferibili all'VIII secolo a.C., sicuramente presenti ma ancora da indagare. Tra i materiali dei corredi funerari si trovano diverse anfore con alto collo, spalla pronunciata e ricca decorazione sia plastica sia incisa, di una tipologia largamente attestata nel ''Latium vetus'' nel corso del VII secolo a.C. Questi oggetti sono chiara testimonianza di una grande ricchezza e di una cultura materiale raffinata che le ultime campagne di scavo nella necropoli si rivela completamente allineata ai centri di Decima e Laurentina Acqua Acetosa. Interessanti due sepolture aristocratiche infantili rinvenute nella necropoli orientalizzante, in contrasto con l'assai ben attestato uso latino di seppellire i bambini quasi esclusivamente nell'abitato.
 
== Note ==