Isofrequenza: differenze tra le versioni

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[[Immagine:isofrequenza.jpg|300px|right|thumb|Modello di un sistema di trasmettitori che usano l'isofrequenza.]]
In nellaNella tecnica della [[radiodiffusione]], con il termine '''isofrequenza''' si intende letteralmente ''sulla stessa [[frequenza]]''. In pratica, con questa tecnica, una determinata emittente, sia essa [[analogica]] che [[Digitale (informatica)|digitale]] emanairradia lo stesso segnale da più postazioni, in maniera contemporanea e sulla stessa frequenza.
 
Ciò permette di ricevere il segnale dain qualsiasiqualunque posizioneluogo della zona di copertura senza che si rendano necessarie variazioni alla frequenzasintonia del [[ricevitore]].
 
Questa tecnica non è di semplice realizzazione perché implicaè necessario che i trasmettitori, oltre ad avere una identica [[modulazione]] del segnale, siano anche in perfetta [[fase (segnali)|fase]] tra loro. Per mantenere più trasmettitori ''in fase'' si deve ricorrere ad un segnale campione che viene presousato come riferimento; ultimamenterecentemente vieneè stato utilizzato per questo il segnale dei satelliti [[GPS]].
 
Il motivo per il quale si richiede una perfetta coincidenza di fase dei trasmettitori in isofrequenza è dovuto al fatto che altrimenti nelle zone adiacenti a più trasmettitori si creerebbero forti disturbievanescenze e riduzioni del segnale che pregiudicherebbero la ricezione. Sebbene venga adottata anche per trasmissioni radiofoniche analogiche in FM (ad esempio le frequenze per l'informazione sul traffico di [[Isoradio]] che la [[RAI]] effettua in [[Italia]]), questa tecnica si adatta particolarmente alle trasmissioni digitali. Infatti anche il [[DVB-T]] (digitale televisivo terrestre) permette di sfruttare questa possibilità. PerNon controè possibile, invece, non è possibile adottare l'isofrequenza per le trasmissioni TV analogiche.
 
[[Categoria:Impianti radio]]