Ponte di Piave: differenze tra le versioni

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==Storia==
L'attuale territorio del comune di Ponte di Piave deriva dalla fusione in epoca napoleonica ([[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]]) del Comune di Ponte di Piave (comprendente le allora frazioni di Negrisia, Levada e Fontane) e dell'ex comune di Busco con San Nicolò per regio decreto del 28/09/1810<ref>{{Cita web|url=http://www.archivi-sias.it/Scheda_DatoInventariale.asp?FiltraDatoInventariale=80000079|titolo=SIAS - Sistema Informativo degli Archivi di Stato|sito=www.archivi-sias.it|accesso=17 febbraio 2017}}</ref>. Sempre durante il [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] (1806-1814) si ritrova ad essere nel [[Dipartimento del Tagliamento]] (Distretto di Conegliano, Cantone di Oderzo).
 
Durante la 1ª Guerra Mondiale, trovandosi sulla linea di combattimento del Piave, fu distrutta dalle artiglierie italiane che sparavano agli Austro-Ungarici, trincerati sul fiume. L’antica chiesa, del 1696, andò completamente distrutta. Fu ricostruitacompletamentcostruita una nuova chiesa a partire dal 1922 fino al 1924 (campanile compreso). Lungo la direttiva Ponte di Piave-[[Fagarè della Battaglia|Fagarè]], gli austriaci nel giugno del 1918 tentarono di raggiungere Treviso, durante la battaglia del Solstizio. A Fagarè (dove si trova l'ossario dei caduti in battaglia), furono respinti dai soldati italiani e ricacciati di nuovo sulla sponda sinistra del Piave.
Questa cittadina rivierasca nei secoli ha sempre dovuto convivere con il Fiume Piave che più volte ha tracimato allagando i terreni circostanti. Esso infatti ha un regime a carattere torrentizio e la sua portata dipende considerevolmente dagli invasi posti a monte. Nota a tutti e ancora in memoria a gran parte della cittadinanza, l'accaduto del 4 novembre 1966. In questa data il Fiume Piave spaccò l’argine tra Negrisia (frazione di Ponte di Piave) e Ponte di Piave e di conseguenza le impietose acque fangose scesero per Ponte di Piave e allagarono il territorio comunale (eccetto Negrisia) e i dintorni provocando ingenti danni alle infrastrutture del luogo. In quelle concitate ore, morì Eros Perinotto, militare di servizio in un mezzo anfibio che incappò in una voragine provocata dal crollo del ponte del canale Grassaga
sulla Postumia in seguito alla forza dell'acqua del Fiume Piave. In ricordo di questo militare, vi è un monumento in Piazza Garibaldi nei pressi dell'arena dell'amicizia e un altro a destra del ponte del canale Grassaga (per andare da Levada verso Ponte di Piave).