Sbarco in Normandia: differenze tra le versioni

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Il quartier generale del 21º Gruppo d'armate si impegnò a studiare i piani operativi, ma il potenziale tedesco sarebbe comunque dipeso dal comportamento del [[Führer]], il quale rappresentava l'apice decisionale nemico, e dalla riuscita di ''[[Operazione Fortitude|Fortitude]]'', una vasta operazione di depistaggio imperniata su un fantomatico "Primo gruppo d'armate statunitense", al comando dell'impetuoso tenente generale [[George Smith Patton]], che minacciava uno sbarco a Calais. La paura principale era dunque il rischio non tanto di essere ricacciati in mare, quanto piuttosto di incorrere in una situazione di stallo simile a quella avuta sul [[Fronte occidentale (1914-1918)|fronte occidentale]] nel corso della [[prima guerra mondiale]]<ref>{{cita|Hastings|pp. 40-41}}.</ref>.
 
[[File:FairyD-day Tailallied 1assault routes map.jpg|alt=|sinistrathumb|miniaturaleft|Piano schematico d'invasione della Normandia, con i movimenti della flotta diretta alle spiagge e delle forze aviotrasportate]]
 
Durante la riunione denominata "esercitazione Thunderclap", il generale Montgomery espose il piano su un grande plastico alla presenza di tutti gli ufficiali delle sue forze di terra, in cui ipotizzava imprevisti e possibili battute d'arresto. Tale piano fu nuovamente, e definitivamente, esposto da Montgomery il 15 maggio agli ufficiali superiori degli eserciti alleati e alle massime cariche istituzionali dell'[[Impero britannico]]: il re [[Giorgio VI del Regno Unito|Giorgio VI]], il primo ministro [[Winston Churchill]], il primo ministro del [[Sudafrica]] [[Jan Smuts]] e il capo di stato maggiore dell'[[British Army|esercito britannico]] sir [[Alan Brooke]]<ref>{{cita|Hastings|p. 67}}.</ref>.