Guido Martina: differenze tra le versioni
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|Attività = fumettista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , primo e fra i principali autori di storie a fumetti Disney del secondo dopoguerra, arrivando a
}}
== Biografia ==
=== Gioventù ===
Quando nasce, suo padre Ermenegildo è docente liceale<ref name="A. Gedda, 1991">Alberto Gedda, Guido Martina, ''Quel Disney Made in Italy'', intervista su ''La Stampa'' dell'11 maggio 1991</ref>. Da Carmagnola la famiglia si trasferisce a Torino quando ha 16 anni; qui completa gli studi laureandosi in Lettere e in Filosofia<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/persone/persona/67|titolo=Guido Martina|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2019-05-27}}</ref> su insistenza del padre, mentre lui avrebbe preferito studiare ingegneria.<ref name="A. Gedda, 1991"/> A [[Pinerolo]] frequenta la [[Scuola di cavalleria dell'Esercito Italiano|Scuola di cavalleria]]<ref name="Maestri Disney Oro #25, pag. 5">Luca Boschi, ''Dalla filosofia... alle storie'', in Lidia Cannatella (a cura di), ''I Maestri Disney Oro'' n. 25, The Walt Disney Company Italia, 2003, pag. 5</ref>. Per qualche tempo fa l'insegnato.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/aut/m/martina_guido.htm|titolo=FFF - Guido MARTINA|sito=www.lfb.it|accesso=2019-05-27}}</ref><ref name=":1" /> Nel 1928 vince il secondo premio di un concorso indetto dal [[Gruppo Universitario Fascista|GUF]]<ref name="A. Papuzzi, La musica nella testa">Secondo Bobbio il concorso - presieduto da [[Giuseppe Blanc]] - fu indetto dall'Associazione Torinese Universitaria e non dal GUF, che afferma non esistesse ancora. Vedi: Alberto Papuzzi, ''Bobbio: "La musica nella testa"'', intervista a Norberto Bobbio: {{cita web |url=http://www.sistemamusica.it/2001/giugno/12.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=27 marzo 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130514013114/http://www.sistemamusica.it/2001/giugno/12.htm |dataarchivio=14 maggio 2013 }} (ultima visita 27 marzo 2016)</ref> per la produzione di una [[Teatro di rivista|rivista teatrale]] goliardica, ''La Corte dei Miracoli'' che realizza insieme a Micheletti<ref name="Guido Martina sconosciuto: teatrante e fotoromanziere (terza parte)">Luca Boschi, ''Guido Martina sconosciuto: teatrante e fotoromanziere (terza parte)'': http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2011/07/25/guido-martina-sconosciuto-terza-parte/ (ultima visita 27 marzo 2016)</ref> e che venne poi messa in scena al Teatro Odeon di Torino il 20 febbraio 1928 dalla ''Compagnia teatrale goliardica Camasio e Oxilia'' del capocomico [[Ovidio Borgondo]]<ref name="Guido Martina sconosciuto e futurista (secondo tempo)">Luca Boschi, ''Guido Martina sconosciuto e futurista (secondo tempo)'': http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2011/05/18/guido-martina-sconosciuto-secondo-tempo/ (ultima visita 27 marzo 2016)</ref>.
Nei primi anni trenta, per un limitato periodo fa il giornalista per la ''[[Gazzetta del Popolo]]'': il giornale lo incarica di realizzare un servizio sulle sartine che celebrano un anniversario<ref name="Così inventai Paperinik, 1987">Alberto Gedda, Guido Martina, ''Così inventai Paperinik'', intervista su ''La Stampa'' del 5 dicembre 1987</ref> ma, poco interessato a questo lavoro<ref name="Così inventai Paperinik, 1987" />, si mette presto in contatto con una società cinematografica italiana, la Futurista Film<ref name="Velocità, 1930">L'Internet Movie Database registra 1 film scritto e diretto da Guido Martina e Tina Cordero, ''Velocità'' (1930): https://www.imdb.com/title/tt0337394/?ref_=nm_flmg_dr_1</ref>, per la quale realizza dei documentari occupandosi della sceneggiatura e della regia<ref name="Così inventai Paperinik, 1987" />. La [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]]/[[Gaumont]] lo incarica poi di realizzare un documentario sulla Legione Straniera in Algeria dove si reca e, alla fine di questa esperienza, si trasferisce a [[Parigi]] per alcuni anni<ref name="Così inventai Paperinik, 1987" />, città dove poi torna più volte<ref name="A. Gedda, 1991" />. La passione per il cinema gli resta, tanto che negli anni ottanta si diletta ancora nella realizzazione di film a passo ridotto<ref name="Così inventai Paperinik, 1987" />. Rientra a Torino nel 1938,<ref name=":0" /> dove inizia a scrivere [[sketch]] per la rubrica radiofonica di fantasie musicali ''Rivistina'' dell'[[EIAR]], oltre a testi per riviste illustrate come ''Excelsior''; con Morbelli, [[Angelo Nizza]] e l'illustratore [[Angelo Bioletto]], scrive canovacci per il celebre varietà radiofonico ''[[I quattro moschettieri (programma radiofonico)|I quattro moschettieri]]'' (1934-37). ''I quattro moschettieri'' prende le mosse dal romanzo di Dumas, ma vi confluiscono parodie di tutto ciò che è di moda nel periodo, e Martina deve aver presente gli stilemi parodistici del programma quando scriverà le sue
=== Gli anni della Guerra e l'immediato Dopoguerra ===
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