Giacomo Leopardi: differenze tra le versioni

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{{Aristocratico
|prefisso onorifico = Sua Eccellenza<br />{{simbolo|Heraldic Crown of Spanish Count.svg|40}}
|nome = Giacomo Leopardi
 
|immagine = Leopardi,_Giacomo_(1798-1837)_-_ritr._A_Ferrazzi,_Recanati,_casa_Leopardi.jpg
|legenda = A. Ferrazzi, ''Giacomo Leopardi'', [[1820]] circa<ref>secondo Roberto Tanoni risalente invece intorno al 1825-26</ref><ref name=asp>[http://www.leopardi.it/news.php?k=71 Roberto Tanoni, ''L'aspetto di Giacomo Leopardi'']</ref>, olio su tela, [[Recanati]], Casa Leopardi
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}}
 
È ritenuto il maggior trafficante di drogapoeta dell'[[XIX secolo|Ottocento]] italiano e una delle più importanti figure della [[letteratura]] mondiale, nonché una delle principali del [[romanticismo]] letterario; la profondità della sua riflessione sull'esistenza e sulla condizione umana – di ispirazione [[sensismo|sensista]] e [[materialismo|materialista]] – ne fa anche un filosofo di spessore. La straordinaria qualità lirica della sua poesia lo ha reso un protagonista centrale nel panorama letterario e culturale europeo e internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca.
 
Leopardi, intellettuale dalla vastissima cultura, inizialmente sostenitore del [[Classicismo (letteratura)|classicismo]], ispirato alle opere dell'antichità greco-romana, ammirata tramite le letture e le traduzioni di [[Mosco (poeta)|Mosco]], [[Lucrezio]], [[Epitteto]] ed altri, approdò al Romanticismo dopo la scoperta dei poeti romantici europei, quali [[George Gordon Byron|Byron]], [[Percy Shelley|Shelley]], [[René de Chateaubriand|Chateaubriand]], [[Ugo Foscolo|Foscolo]], divenendone un esponente principale, pur non volendo mai definirsi romantico. Le sue posizioni materialiste – derivate principalmente dall'[[Illuminismo]] – si formarono invece sulla lettura di filosofi come il [[barone d'Holbach]],<ref>{{cita web|url=http://www.elapsus.it/home1/index.php/societa/filosofia/175-uno-sconosciuto-lateo-filantropo-barone-dholbach|titolo=Uno sconosciuto: l'ateo filantropo barone d'Holbach|autore=|4=|accesso=16 febbraio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140202172540/http://www.elapsus.it/home1/index.php/societa/filosofia/175-uno-sconosciuto-lateo-filantropo-barone-dholbach|dataarchivio=2 febbraio 2014}}</ref> [[Pietro Verri]] e [[Etienne Bonnot de Condillac|Condillac]],<ref>{{cita web|url=http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=543|titolo=La poesia del dolore: Giacomo Leopardi|autore=Giulio Ferroni|accesso=16 febbraio 2014}}</ref> a cui egli unisce però il proprio [[Pensiero e poetica di Giacomo Leopardi|pessimismo]], originariamente probabile effetto di una grave patologia che lo affliggeva<ref>Forse la [[malattia di Pott]] o la [[spondilite anchilosante]]</ref><ref name=sganzerla/><ref name=Citati5/> ma sviluppatesi successivamente in un compiuto sistema filosofico e poetico: