Cumani: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Rimosso avviso unire del marzo 2015 {{U|Kipčaki|storia|marzo 2015}}
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo grassetti deprecati (ref)
Riga 1:
{{F|gruppi etnici|agosto 2011}}
{{tmp|Popolo}}
I '''Cumani''' (o '''Comani''', in [[lingua ungherese|ungherese]] '''Kunok''', in [[lingua turca|turco]] '''Kipçak''', in [[lingua russa|russo]] '''Половцы''' ''Polovcy'', talvolta tradotto in '''Polovesi''' o '''Poloviciani'''<ref name=Treccani>{{Treccani|cumani|Cumani}}</ref>), furono una [[popolazione]] nomade parlante una delle [[lingue turche]], che si stabilì in [[Cumania]].<br />
Sono il ramo occidentale dei [[Kipchaki]].
 
Riga 8:
 
==L'Apogeo==
All'epoca i Cumani sono una delle popolazioni nomadi che contrastano i [[Variaghi]] della [[Rus' di Kiev]] nelle loro mire espansionistiche verso sud. Nella letteratura russa sono celebri per essere i nemici che sconfiggono l'esercito condotto dal Principe Igor nell'antico poema epico russo ''[[Canto della schiera di Igor]]'', scritto forse poco dopo la disfatta, avvenuta nel [[1185]], nella [[battaglia del fiume Kajaly]].<br />
Il poema epico è noto soprattutto grazie alla sua traduzione operistica realizzata da [[Aleksandr Porfir'evič Borodin|Borodin]] denominata [[Il principe Igor]] (famose le ''Danze cumane'' dette ''Danze poloviciane'').
[[File:Igorsvyat.jpg|thumb|upright=1.3|''Dopo la battaglia di [[Igor Svyatoslavich]] contro i Cumani'', di [[Viktor Vasnetsov]]]]
Riga 14:
 
===Il declino===
Nel 1237, infatti, i [[Mongoli]] dell'[[Orda d'Oro]] dispersero o sottomisero tutte le [[tribù]] dei Cumani, mentre i loro territori divennero parte del [[Khanato dell'Orda d'Oro]], pur serbando il nome di Canato dei Qipciaq. <br />
Alcune tribù riuscirono a fuggire in [[Bulgaria]] e in [[Ungheria]], dove furono invitati a stabilirsi dai locali re, anche per ripopolare alcune zone tra [[Tibisco]] e [[Danubio]], che da allora portano ancora il nome di ''Kunsàg'' ([[Cumania]]).
 
Riga 20:
[[File:CumaniaCoA.png|thumb|upright=1.2|Stemma della Cumania]]
 
I Cumani ebbero un ruolo molto importante nella storia ungherese, entrando a far parte della classe dirigente locale, rinnovandone la tradizionale tolleranza.<br />
Tra i sovrani ungheresi di origine cumana si ricorda soprattutto [[Ladislao IV d'Ungheria|Ladislao ''il Cumano'']] ([[1262]] - [[1290]]), che fu anche scomunicato e contro cui [[papa Niccolò IV]] organizzò una crociata che lo portò alla morte.<br />
In [[Ungheria]], grazie alla tolleranza dei suoi sovrani (in ottemperanza ai dettami del primo re di quel paese danubiano, [[Santo Stefano d'Ungheria|Stefano d'Ungheria]]), poterono conservare le loro credenze religiose ([[Animismo|animista]] - [[Sciamanesimo|sciamanica]] e [[Islam|musulmana]] anche con commistioni [[Sincretismo|sincretistiche]] tra loro) almeno fino al XIV secolo se non oltre. Ancora oggi, in [[Transilvania]] sono presenti gruppi di loro discendenti, seguaci di un curioso [[Islam]] sincretizzato con pratiche [[Sciamanesimo|sciamaniche]].<br />
La memoria dei Cumani vive ancora oggi in [[Ungheria]], dove le città di origine cumana si riconoscono da certi caratteri culturali propri e dal fatto che il loro nome contiene la parola ''Kun'' (in ungherese ''Cumano'', appunto).<br />
Una regione ungherese è ancora oggi denominata "Cumania", divisa in "Piccola Cumania" ([[Kiskunság]]) e "Grande Cumania" ([[Nagykunság]]).<br />
Un altro toponimo ungherese che porta ancora in sé il nome dei Cumani è quello della provincia di [[Bács-Kiskun]].