Al-'Askar: differenze tra le versioni

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Su richiesta del califfo [[ʿOmar ibn al-Khaṭṭāb]], la nuova capitale divenne proprio Fusṭāṭ, sulla sponda orientale del [[Nilo]], a detrimento dell'antica capitale [[bizantina]] di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]].
 
L'amministrazione abbaside e l'accresciuta presenza militare portò alla costruzione di una nuova città, chiamata al-ʿAskar, che prendeva il suo nome dall'espressione "Madīnat al-ʿAskarī", ossia "Città degli accasermamenti" ('''مدينة العسكري''').
 
La vita della città non fu sempre tranquilla, visto che i suoi insorsero varie volte, come nell'832, durante il califfato di [[al-Maʾmūn]], a causa dell'eccessivo livello delle imposte. I governatori si guadagnarono sempre più ampi spazi di manovra e, nella disgregazione del califfato che si manifestò dopo la morte di [[al-Mu'tasim]], riuscì a imporsi nell'[[870]] la capace figura di [[Ahmad ibn Tulun|Aḥmad b. Ṭūlūn]] e dei suoi successori [[Storia dell'Egitto tulunide|Tulunidi]], che eressero senza soluzione di continuità la loro nuova capitale amministrativa immediatamente a nord della città, chiamandola [[al-Qata'i'|al-Qaṭāʾīʿ]], identificando ampi lotti di terra (''iqṭāʿ''), regalati all'élite burocratico-militare del Sultanato.<ref>