Arre: differenze tra le versioni

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La storia di Arre non è stata segnata da avvenimenti di grande rilievo, come del resto accade per tanti altri piccoli borghi della campagna padovana.
 
In età medievale la villa di Arre compare come sede di possedimenti fondiari appartenenti ad alcuni enti monastici (San Michele di Brondolo, [[Santa Giustina di Padova]], [[San Michele di Candiana]], ecc.) e a varie famiglie nobiliari ([[Da Baone]], [[Da Carrara]], [[Papafava]], [[Capodilista]], [[Sambonifacio]], ecc.). Nel corso dell’Ottocentodell’[[Ottocento]] molte proprietà nobiliari passarono nelle mani di alcune famiglie della borghesia locale ([[Garbin]], [[Salom]], [[Scapin]], [[Paviato]], [[Sambin]], ecc.).L’agricoltura è stata fino a pochi decenni fa il settore che assorbiva la grande maggioranza della popolazione attiva e ancor oggi riveste un ruolo importante nella vita economica del comune. Vi si produce frumento, mais, soia, barbabietole da zucchero e uva.
 
Nel secondo dopoguerra il comune è stato interessato da un notevole flusso migratorio verso le grandi aree industriali del [[Nord Italia]] ([[Milano]], [[Torino]]) e verso la stessa [[Padova]]. Oggi, invece, resta diffuso il fenomeno del pendolarismo giornaliero per motivi di lavoro o di studio.