Femminismo: differenze tra le versioni

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Nel [[1974]] gli italiani respinsero il referendum abrogativo della legge sul divorzio promosso da [[Gabrio Lombardi]], professore della Pontificia Università Gregoriana, e appoggiato dalla Democrazia Cristiana e dal Movimento Sociale. Le femministe iniziarono a mobilitarsi per il riconoscimento del diritto all'aborto, che venne approvato dal [[Parlamento]] il 6 giugno [[1978]] e confermato nel [[1981]] respingendo il referendum abrogativo.
 
Negli anni settanta e ottanta si costituiscono altri gruppi femministi in diverse città, nascono iniziative editoriali - L'Edizione delle Donne e [[La Tartaruga (casa editrice)|La Tartaruga]] a Milano - e si pubblicano riviste esclusivamente dedicate alle tematiche femministe, come la ''[[DWF donnawomanfemme|DWF]]'' a Roma. Nel gennaio del [[1983]] esce nella rivista ''Sottosopra'', espressione del gruppo milanese della [[Libreria delle donne|''Libreria delle Donne'']], l'articolo ''Più donne che uomini'' che, rielaborato e ampliato, produce nel [[1987]] il libro ''Non credere di avere dei diritti''.
 
Il movimento femminile in questi anni ha indubbiamente ottenuto dei successi, sia nel campo sociale, sia in quello personale, attraverso «la pratica politica dei rapporti tra donne», ma manca ancora «il modo di tradurre in realtà sociale l'esperienza, il sapere e il valore di essere donne». Nei rapporti sociali le donne si trovano in difficoltà, «perché l'essere donna, con la sua esperienza e i suoi desideri, non ha luogo in questa società, modellata dal desiderio maschile e dall'essere corpo di uomo». Una donna si può affermare nella società a condizione di modellarsi sull'uomo, a costo di una mutilazione di sé, dell'isolamento dalle proprie simili, in definitiva, a costo del «disprezzo per il proprio sesso. Questo rinnegamento della parte perdente, dentro e fuori di sé, fa sì che tra le poche donne affermate socialmente molte siano in sostanza delle conservatrici o delle reazionarie».<ref>''Più donne che uomini'', in ''Sottosopra'', gennaio 1983.</ref>