Rai: differenze tra le versioni

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Il 26 ottobre 1944, tramite decreto legislativo luogotenenziale, l'EIAR fu riaperta nell'Italia liberata con la nuova ragione sociale Radio Audizioni Italiane, che aveva come socio di maggioranza la SIP.<ref name="azionista">[http://www.cisi.unito.it/marconi/rai.html La Radiotelefonia in Italia: dalla SIRAC alla RAI<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313082244/http://www.cisi.unito.it/marconi/rai.html|data=13 marzo 2013}}</ref> Il primo direttore della società fu [[Arturo Carlo Jemolo]], il quale rimase in carica solo un anno, dal 1945 al 1946, quando divenne direttore [[Giuseppe Spataro]].<ref name="azionista" /> Il [[25 aprile]] [[1945]] la sede [[Busto Arsizio|bustocca]] dell'EIAR assunse la denominazione di [[Radio Busto Libera]] e per prima annunciò la caduta del [[Fascismo]] e l'insurrezione generale.<ref name=":0" />
 
Alla fine della [[seconda guerra mondiale]] erano rimaste solo 12 stazioni a onde medie e due a onde corte. Le stazioni dell'Italia settentrionale furono poste sotto il controllo del [[Comitato di Liberazione Nazionale]]<ref name=Annuario1988>''Annuario RAI 1988 -1989'', Torino, Nuova ERI, 1989</ref>.
 
Nel dicembre 1945 il sistema radiofonico italiano fu riunificato sotto la RAI e nel 1946 i trasmettitori superstiti furono organizzati in due reti<ref name=Annuario1988/>: le stazioni dell'Italia centromeridionale, già gestite dal [[Psychological Warfare Branch|PWB]] e dal governo, vennero costituite nella "rete rossa"; mentre le stazioni dell'Italia settentrionale, prima gestite dal CLN, diventarono la "rete azzurra".
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In questo periodo la Rai aveva vari complessi artistici stabili. Per la musica classica le tre orchestre e cori delle sedi regionali di Torino, Milano e Roma (cui nel 1957 si aggiungerà l'Orchestra da Camera "Alessandro Scarlatti" di Napoli). Per il teatro le compagnie di prosa di Firenze e Torino, nonché la "[[Compagnia del Teatro Comico Musicale di Roma]]" e la "[[Compagnia di rivista di Milano]]"<ref name=Annuario1958/>.
 
Il 26 gennaio [[1952]] il Governo firmò una convenzione con cui venne concessa alla RAI l'esclusiva delle radioaudizioni circolari, della televisione e della filodiffusione fino al 15 dicembre [[1972]]. Contestualmente, tutte le azioni della società passarono all'[[IRI]], ponendo la RAI sotto il controllo indiretto del governo italiano.<ref name="azionista2azionista">[http://www.cisi.unito.it/marconi/rai.html La Radiotelefonia in Italia: dalla SIRAC alla RAI<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313082244/http://www.cisi.unito.it/marconi/rai.html|data=13 marzo 2013}}</ref> L'anno successivo, le azioni della SIPRA furono spartite tra IRI e RAI. Il 19 novembre si decise l'istituzione del canone televisivo introdotto l'anno successivo.
 
=== 1954-1960: La RAI diventa Radiotelevisione Italiana ===
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La copertura nazionale dei canali HD sul DTT non éè completa.
 
Rai 4 HD e Rai Premium HD sono trasmessi sul digitale terrestre italiano su un multiplex a copertura limitata a 4 città.<ref>[https://sites.google.com/site/litaliaindigitale/muxnazionali/raimux5 RAI MUX 5], L'ITALIA IN DIGITALE</ref>
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* [[Rita Borioni]]
 
=== '''Consigliere designato dai dipendenti Rai''' ===
* [[Riccardo Laganà]]