Benelli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: stile dei numeri e modifiche minori
Riga 64:
Non si conoscono i motivi per cui non fu mai prodotta, le due ipotesi più accreditate sono l'eccessivo costo o (più probabilmente) le forti pressioni "dissuasive" della FIAT esercitate nei confronti di Pietro Beretta. Infatti, [[Vittorio Valletta]], l'allora Amministratore Delegato della FIAT, non vedeva di buon occhio l'approssimarsi di nuovi concorrenti nello scenario automobilistico nazionale. Della BBC ne furono realizzati solo tre prototipi, una berlinetta, (attualmente esposta al museo Beretta a Gardone Val Trompia), una "Giardiniera" (Pick Up) e un autotelaio motorizzato (entrambi conservati presso il [[Museo Morbidelli]] di Pesaro).
[[File:BBC berlinetta.jpg|thumb|BBC versione berlinetta]]
 
Archiviata l'esperienza dell'automobile, l'ing. Giuseppe non si perde d'animo e sempre nella natia Pesaro si dedica interamente alla produzione di nuovi motocicli fondando una nuova azienda, la F.A.M.O.S.A.(Fabbrica Auto Moto Officine Strada Adriatica) che nel [[1954]] diventerà [[MotoBi]], ottenendo uno straordinario successo soprattutto con i motori orizzontali detti "a uovo". Le MotoBi da competizione, allestite da [[Primo Zanzani]] saranno il riferimento sportivo per almeno tre lustri, sia con le moto ufficiali che con quelle clienti, conquisteranno un numero impressionante di vittorie, circa 1800 nelle varie classi e campionati nazionali e internazionali. Anche il mitico [[Giacomo Agostini]] agli inizi della sua carriera cercò di diventare pilota ufficiale della MotoBi, ma essendo la scuderia al completo il suo desiderio non si realizzò e "Ago" si rivolse alla Morini di Bologna iniziando così la sua straordinaria carriera.
 
Riga 83:
Giancarlo Selci, ex dipendente Benelli e titolare della [[Biesse]], uno dei maggiori gruppi industriali nella produzione di macchine per la lavorazione del legno, vetro e pietra, rilevò la Casa pesarese nel [[1989]], tentando il rilancio del marchio in una sfavorevole congiuntura per i mezzi a motore a due ruote. Allestì una linea per la produzione di alcuni nuovi ciclomotori che non ebbero però particolare successo.
 
=== La gestione Andrea Merloni ===
Il rilancio avviene nel [[1995]] con l'acquisizione del marchio da parte di [[Andrea Merloni]], rampollo della nota dinastia marchigiana di elettrodomestici, il quale, avvalendosi di giovani e dinamici progettisti e designers, lancia una serie di scooter per dare immediato ossigeno alle casse ed organizzare la rete di vendita ed assistenza, al fine di prepararsi al meglio al rientro di Benelli nel settore moto. Degni di nota nella gamma scooter di quegli anni sono i modelli ''[[Benelli Adiva|Adiva]]'', dotato di tettuccio rigido asportabile, il ''[[Benelli 491|491]]'' e il [[Benelli Velvet|Velvet]], che riscossero un buon successo commerciale. Gli importanti investimenti stanziati porteranno finalmente alla nascita della ''[[Benelli Tornado Tre|Tornado 900 Tre]]'', una moto sportiva pura, dotata di un motore a 3 cilindri in linea che presentava una inedita disposizione del radiatore di raffreddamento posizionato sotto il [[codino]] posteriore e dotato di due ventole di aspirazione forzata dell'aria di scenografico effetto e di un inedito telaio "misto" costituito da una pressofusione di alluminio e da tubi in acciaio uniti fra loro con una tecnologia di provenienza aeronautica. [[Andrea Merloni]] tentò anche l'avventura nel [[Campionato Mondiale Superbike]] per le derivate dalla serie, cogliendo nel primo anno di partecipazione qualche punto in classifica. Considerazioni di carattere economico spinsero ad interrompere la partecipazione alle gare in breve tempo.
[[File:BenelliTornadoTre.jpg|thumb|right|Benelli Tornado Tre 900 del 2002]]
Riga 106:
Ha dichiarato inoltre che al momento giusto Benelli tornerà nel mondo delle corse.
 
Il 19 luglio 2016 il Tribunale di Pesaro, a seguito dell'istanza presentata da un fornitore che vanta un credito di 120 mila.000 euro, accerta lo stato di insolvenza e dichiara il fallimento dell'azienda che già nel 2014 e nel 2015 aveva chiuso il bilancio in perdita<ref>{{cita web|url=http://www.portalecreditori.it/procedura.php?id=172433|titolo=56/2016 Benelli Q.J. Srl
Dettaglio procedura|accesso=25 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160914114209/http://www.portalecreditori.it/procedura.php?id=172433|dataarchivio=14 settembre 2016|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/motori/sezioni/moto/2016/07/25/news/benelli_tribunale_pesaro_dichiara_fallimento-144740867/|titolo=Benelli, tribunale Pesaro dichiara fallimento|data=24 luglio 2016|accesso=25 luglio 2016}}</ref>.