Domini di Terraferma: differenze tra le versioni

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== Il meccanismo delle ''dedizioni'' ==
Nel corso dell'espansione della Repubblica di Venezia, un particolare meccanismo di integrazione nello Stato veneziano fu quello caratterizzato dalle ''[[Deditio|dedizioni]]''. Si tratta cioè di quei casi, piuttosto frequenti soprattutto nella conquista della Terraferma, nei quali furono le stesse comunità e città a ''darsi'' alla Serenissima, la quale in cambio si impegnava a rispettare e salvaguardare attraverso lo Statuto buona parte delle leggi e magistrature precedenti.
 
In taluni casi alla base della dedizione vi era un meccanismo di spontaneità, perlopiù legato alla ricerca di vantaggi commerciali o fiscali connessi a legarsi al potente vicino o alla possibilità di migrare da una signoria più gravosa ad una che, in cambio della dedizione e quindi dell'annessione incruenta, garantiva appunto maggiori privilegi e libertà.
 
Tuttavia molto più frequente risultava invece il caso in cui, di fronte all'avanzata militare veneziana, gli sconfitti o le terre, le città e i borghi ad essi sottomessi, si affrettavano a ''darsi'' al vincitore, risparmiandosi in tal modo la presa ''[[manu militari]]'' ed il conseguente [[saccheggio]] (per secoli tradizionale e riconosciuto diritto del vincitore). Un caso lampante di tale meccanismo è quello relativo alla [[dedizione di Verona a Venezia|dedizione di Verona]].
 
All'atto della ''dedizione'' il consiglio cittadino presentava al [[Doge (Venezia)|Serenissimo Principe]] una serie di ''capitoli'', cioè di clausole, definenti i termini di consegna della città, le richieste di privilegi e i limiti di autorità che avrebbero avuto i [[rettore (Venezia)|rettori veneziani]]. Dall'accettazione di tali ''capitoli'' da parte della [[Serenissima]] scaturiva quindi la base legale del potere veneziano e la [[giurisprudenza]] riguardante i rapporti tra ''[[Venezia|la Dominante]]'' e la città dominata. Modifiche e aggiunte ai ''capitoli'' originali erano poi possibili per approvazione della [[Serenissima Signoria|Signoria]] delle istanze presentate degli [[ambasciatore|ambasciatori]] della città suddita.