Richard Sorge: differenze tra le versioni

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Nell'aprile del [[1941]], leggendo gli scritti dell'addetto militare tedesco, il colonnello Kretschmer era venuto a conoscenza del completamento dei preparativi per l'offensiva e del fatto che la decisione sulla guerra o sulla pace con l'Unione Sovietica sarebbe dipesa esclusivamente dalla volontà di [[Adolf Hitler|Hitler]] e non dall'atteggiamento di Stalin; il 20 maggio 1941 egli fu in grado, leggendo alcuni telegrammi di [[Joachim von Ribbentrop|Ribbentrop]], di conoscere la data esatta dell'attacco ed immediatamente trasmise a Mosca il messaggio: «...l'attacco inizierà il 20 giugno, è possibile un giorno o due di ritardo, ma i preparativi sono ormai completi. Alla frontiera orientale della Germania sono ammassate dalle 170 alle 190 divisioni tedesche. Non ci saranno né ''ultimatum'' né dichiarazioni di guerra; l'esercito russo dovrà crollare e il regime sovietico cadrà entro due mesi.»<ref>Questa informazione era contenuta anche in un microfilm, venuto in possesso di Sorge già dal 5 marzo e successivamente inviato a Mosca; notizia resa nota sulla ''Pravda'' il 6 novembre 1964. Vedi Enzo Biagi, 1995, p. 605.</ref>.
 
 
Nella storiografia è ritenuta particolarmente importante l'opera di Sorge per quanto riguarda il suo rapporto confidenziale con l'ambasciatore tedesco a Tokyo. Tale rapporto gli permise infatti di carpire le reali intenzioni giapponesi di evitare per il momento una guerra con l'[[Unione Sovietica]] in seguito all'impantanarsi della ''[[Wehrmacht]]'' nell'inverno russo. Queste informazioni, passate al [[Cremlino]], consentirono dunque a [[Stalin]] di riversare sul fronte occidentale le divisioni di stanza in [[Mongolia]], senza preoccuparsi degli sviluppi a oriente.
 
Il 18 ottobre del 1941 Sorge venne arrestato perché sospettato di spionaggio e durante il processo venne rinchiuso nella [[prigione Sugamo]]. Riconosciuto colpevole, venne condannato a morte per [[impiccagione]] il 7 novembre 1944 alle 10.20 (lo stesso giorno venne giustiziato anche [[Hotsumi Ozaki]]). Fu sepolto nel cimitero del carcere<ref>Gordon W. Prange, Dillon, Katherine V., ''Target Tokyo: The Story of the Sorge Spy Ring''</ref> ma successivamente i suoi resti furono tumulati nel cimitero Tama di [[Fuchū (Tokyo)|Fuchū]]: la sua compagna, Hanako Ishii, continuò a fare visita alla sua tomba fino a quando non morì, nel [[2000]]. L'Unione Sovietica non lo riconobbe come propria spia fino al [[1964]], ma va detto che, di solito, gli Stati non riconoscono questo tipo di attività<ref>{{en}} Edan Corkill, ''Sorge's spy is brought in from the cold'', Japan Times, 31 January 2010, p. 7</ref>.
 
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* {{Cita libro|cognome=Prange |nome=Gordon W. |cognome2=Goldstein |nome2=Donald M. |cognome3=Dillon |nome3=Katherine V. |titolo=Target Tokyo: The Story of the Sorge Spy Ring |città=New York |editore=McGraw-Hill |anno=1984 |isbn=0-07-050677-9|lingua=en}}
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